I giudici di Piazza Cavour spezzano una lancia in favore degli avvocati impegnati in processi complicati. Infatti, il difensore ha diritto a ottenere il rinvio dell’udienza richiesto perché lui dev’essere presente in un\’altra udienza impegnativa e per la quale non può farsi sostituire da un collega.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 41502, ha annullato con rinvio una sentenza di condanna per bancarotta nei confronti di una imprenditrice perché i giudici non avevano voluto accordarle un rinvio dell’udienza nonostante il suo difensore fosse impegnato in un altro Palazzo di giustizia con un caso particolarmente complicato.
“La legge processuale non impone al difensore impedito a comparire all’udienza – ecco come ha motivato la quinta sezione penale – che ne chieda perciò il differimento, l’obbligo di nominare un sostituto, soprattutto se, come in questo caso, con l’istanza di rinvio il difensore aveva dato esaustivamente conto della ragione che gli imponeva di partecipare personalmente all’altra udienza, spiegando che era procuratore speciale dell’imputato e di quella che non consentiva la nomina di un sostituto in un’udienza impegnativa che richiedeva la piena conoscenza degli atti di un procedimento abbastanza complesso”.