Ha diritto a ottenere l’attenuante del fatto di lieve entità chi coltiva qualche piantina di cannabis. Da questo deriva che un minore incensurato, che ha una piccola coltivazione domestica, può avere il perdono giudiziale.
A questa interessante conclusione è giunta la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 44493 del 19 novembre 2009, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Sassari presentato contro il perdono giudiziale concesso a un ragazzo che aveva coltivato due piantine di cannabis.
Una sentenza brevissima quella depositata dalla sesta sezione penale della Cassazione ma che rischia di riaprire le polemiche sulle coltivazioni di cannabis indica, bollate l’anno scorso dal Massimo consesso di Piazza Cavour come illegali (sia quelle domestiche che quelle imprenditoriali).
“È configurabile l’attenuante del fatto di lieve entità – si legge in sentenza – anche con riguardo all’ipotesi di coltivazione non autorizzata di piante da cui sia ricavabile droga, con gli stessi criteri valevoli per produzione e traffico illecito di stupefacenti”.
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