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ELEZIONI 2010: Norme da “re…interpretare”…dopo mezzo secolo

L\’ interpretazione autentica e\’ finalizzata a favorire la piu\’ ampia corrispondenza delle norme alla volonta\’ del cittadino elettore, per rendere effettivo l\’esercizio del diritto politico di elettorato attivo e passivo, nel rispetto costituzionalmente dovuto per il favore nei confronti della espressione della volonta\’ popolare.

Il Governo ha ravvisato l\’esigenza di assicurare l\’esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo costituzionalmente tutelati a garanzia dei fondamentali valori di coesione sociale, presupposto di un sereno e pieno svolgimento delle competizioni elettorali.

 

Così, sarà comunque consentito il corretto svolgimento delle consultazioni elettorali per il rinnovo degli organi delle Regioni a statuto ordinario fissate per il 28 e 29 marzo 2010 tramite interpretazione autentica degli articoli 9 e 10 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dell\’articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, assicurando il favor electionis secondo i principi di cui agli articoli 1 e 48 della Costituzione.

L\’ interpretazione autentica e\’ finalizzata a favorire la piu\’ ampia corrispondenza delle norme alla volonta\’ del cittadino elettore, per rendere effettivo l\’esercizio del diritto politico di elettorato attivo e passivo, nel rispetto costituzionalmente dovuto per il favore nei confronti della espressione della volonta\’ popolare.

il rispetto dei termini orari di presentazione delle liste si considera assolto quando, entro gli stessi, i delegati incaricati della presentazione delle liste, muniti della prescritta documentazione, abbiano fatto ingresso nei locali del Tribunale.

La presenza entro il termine di legge nei locali del Tribunale dei delegati puo\’ essere provata con ogni mezzo idoneo.

Le firme si considerano valide anche se l\’autenticazione non risulti corredata da tutti gli elementi richiesti dall\’articolo 21, comma 2, ultima parte, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, purche\’ tali dati siano comunque desumibili in modo univoco da altri elementi presenti nella documentazione prodotta.

In particolare, la regolarita\’ della autenticazione delle firme non e\’ comunque inficiata dalla presenza di una irregolarita\’ meramente formale quale la mancanza o la non leggibilita\’ del timbro della autorita\’ autenticante, dell\’indicazione del luogo di autenticazione, nonche\’ dell\’indicazione della qualificazione dell\’autorita\’ autenticante, purche\’ autorizzata.

Le decisioni di ammissione di liste di candidati o di singoli candidati da parte dell\’Ufficio centrale regionale sono definitive, non revocabili o modificabili dallo stesso Ufficio.

Contro le decisioni di ammissione puo\’ essere proposto esclusivamente ricorso al Giudice amministrativo soltanto da chi vi abbia interesse.

Contro le decisioni di eliminazione di liste di candidati oppure di singoli candidati e\’ ammesso ricorso all\’ Ufficio centrale regionale, che puo\’ essere presentato, entro ventiquattro ore dalla comunicazione, soltanto dai delegati della lista alla quale la decisione si riferisce. Avverso la decisione dell\’Ufficio centrale regionale e\’ ammesso immediatamente ricorso al Giudice amministrativo.

Le disposizioni si applicano anche alle operazioni e ad ogni altra attivita\’ relative alle elezioni regionali, in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.

Per le medesime elezioni regionali i delegati che si siano trovati nelle condizioni precedenti possono effettuare la presentazione delle liste dalle ore otto alle ore venti del primo giorno non festivo successivo a quello di entrata in vigore del decreto.

(D.L. 05/03/2010, n. 29, G.U. 06/03/2010, n. 54)

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