Fonte: cassazione.net============================Non risponde di tentata estorsione il parcheggiatore abusivo che chiede il pagamento di una piccola somma per sorvegliare e spostare le autovetture in un’area ufficiosamente adibita a parcheggio.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12762 di oggi, ha infatti annullato l’ordinanza di diniego del riesame di un provvedimento di custodia domiciliare emesso dal G.i.p. nei confronti di un parcheggiatore abusivo, denunciato per tentata estorsione. La vicenda si è svolta in uno spiazzo antistante il lido balneare di Catania, non attrezzato all’uso di parcheggio, dove l\’uomo offriva il servizio di sorvegliare e spostare le autovetture lasciate dai bagnanti, i quali gli affidavano macchine e chiavi, in cambio del pagamento di 1 euro. Il parcheggiatore è stato denunciato per essersi rifiutato di spostare le autovetture che bloccavano il passaggio, da un turista che gli aveva negato il pagamento della somma richiesta. L’uomo, indignato dal ricatto del parcheggiatore (ti lascio libero il transito solo se paghi 1 euro), ha quindi chiamato la Polizia. La seconda sezione penale della Suprema Corte ha dato invece ragione al parcheggiatore, decidendo per l’annullamento dei domiciliari.
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