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INTERVENTO CHIRURGIA PLASTICA: Risponde di lesioni il medico che posiziona male il paziente durante l’intervento

Linea dura della Cassazione sugli errori durante gli interventi di chirurgia plastica. Il chirurgo che provoca dei danni all’apparato bronchiale di una paziente per averla mal posizionata durante l’intervento, risponde di lesioni personali.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza 19637 del 25 maggio 2010, respingendo il ricorso di due medici, a capo dell’equipe chirurgica che aveva effettuato un intervento di chirurgia plastica al seno su una donna di Milano. I due erano accusati di lesioni personali, per aver causato alla donna una grave lesione ai bronchi. La lesione era stata provocata dalla posizione sbagliata della donna sul lettino operatorio. Questo aveva fatto sì che la paziente subisse delle lesioni gravi, dovute alla postura errata, mantenuta per tutta la durata dell’intervento. I medici si erano difesi, tentando di addebitare la responsabilità dell’accaduto all’anestesista, secondo loro l’unico responsabile della posizione della paziente durante l’intervento. La Suprema Corte ha però respinto le argomentazioni della difesa, ribadendo che “ogni sanitario non può esimersi dal conoscere e valutare (nei limiti e termini in cui sia da lui conoscibile e valutabile) l\’attività precedente e contestuale di altro collega e dal controllarne la correttezza, se del caso ponendo rimedio ad errori altrui che siano evidenti e non settoriali ed emendabili con l\’ausilio delle comuni conoscenza scientifiche del professionista medio.”.

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