Sono nulle le sanzioni per eccesso di velocità emesse da un apparecchio di rilevazione della velocità impostato con data errata.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza 13887 del 9 giugno 2010, ha accolto il ricorso presentato da un cittadino contro la sanzione emessa a seguito dell\’accertato superamento dei limiti di velocità attraverso l\’utilizzo di un apparecchio di rilevazione. In particolare lo strumento aveva stampato uno scontrino con la data del giorno prima, dando così modo al trasgressore di dubitare della regolarità del suo funzionamento. Nella breve quanto esaustiva motivazione, la Corte ha accolto queste perplessità stabilendo che “sussistono fondati elementi di dubbio sul funzionamento corretto della apparecchiatura rilevatrice della velocità, atteso che l\’accertato malfunzionamento della stessa nell\’apposizione della data, potrebbe essere indice di un generale difetto di taratura o altro dell\’apparecchio stesso e tale dubbio non può essere superato in base alla rilevata constatazione de visu da parte dell\’agente”.
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