Legittimo il licenziamento disciplinare del cassiere che accetta in pagamento da persone poco raccomandabili assegni bancari, risultati poi senza copertura, causando una perdita economica per l’azienda. In questa ipotesi, infatti, è irrimediabilmente leso il vincolo fiduciario che lega imprenditore e dipendente.
Lo ha chiarito la sezione lavoro della Cassazione con l\’ordinanza 26108 di oggi che ha respinto, il ricorso di un cassiere di un importante teatro milanese.
L’uomo si era difeso sostenendo che il pagamento dei biglietti con assegni bancari, pur essendo formalmente vietato, era di fatto consentito per il rinnovo degli abbonamenti e “tollerato” dall’azienda se proveniente da persone conosciute, con la conseguenza che il suo operato non giustificava la sanzione del recesso.
La Cassazione, nel confermare licenziamento, ha affermato invece che l’aver accettato assegni da una persona, nota per essere un bagarino, contravveniva a tutte le regole di comportamento cui devono attenersi gli operatori che lavorano in biglietteria.
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