L’articolo 3 della legge 136 del 13 agosto 2010 riguardante le prescrizioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari parla anche di “conti dedicati” da utilizzare per ricevere pagamenti da parte della Pubblica amministrazione. Quando un’azienda ha sempre operato attraverso l’utilizzo di uno o più conti correnti “aziendali” è obbligata ad aprire nuovi conti correnti? Mentre la banca ritiene di si, ho sentito anche opinioni diverse. Come devo comportarmi? —————————————————————–RISPOSTA
A decorrere dal 7 dicembre 2010, data di entrata in vigore della legge 136/2010, l’imprenditore, senza aprire un nuovo conto corrente, potrà utilizzare un vecchio conto aziendale depurandolo delle risorse ivi contenute (trasferendole con una operazione di giroconto su altro rapporto aziendale con causale motivata) ed indicandolo, da quella data, come conto corrente dedicato alle commesse pubbliche, facendo di fatto confluire i bonifici ovvero addebiti relativi all’appalto.
La stessa delibera dell’Autority – http://www.osservatoriocontrattipubblici-rer.it/allegati/determinazione-avcp-n.-8-del-18-novembre-2010 – ricorda che lo stesso conto corrente potrà essere utilizzato anche per più di un appalto.
Per quanto riguarda gli stipendi del personale, anche se impegnato su diversi e distinti cantieri rispettivamente riferibili a più appalti, devono essere contabilizzati su un unico conto corrente, anche evidentemente per facilitarne la lettura