Non è punibile per truffa il dipendente pubblico che si assenta spesso dal posto di lavoro se l’accusa non riesce a dimostrare.
È quanto si evince dalla sentenza numero 6461 depositata dalla Corte di cassazione lo scorso 21 febbraio.
Il caso riguarda un funzionario del comune di Firenze. L’uomo, che aveva compiti legati ad alcuni dirigenti del settore urbanistico, era stato visto assentarsi molto spesso dall’ufficio, in alcuni casi, per motivi personali. Da lì era scattata la denuncia.
Il Tribunale di Firenze aveva respinto l’istanza di sospensione. Riteneva infatti la Corte che la misura cautelare non potesse essere applicata perché il sospetto di truffa non era stato suffragato dalla prova certa che gli spostamenti fossero dovuti a fatti personali.
Contro questa decisione la pubblica accusa del capoluogo toscano ha presentato ricorso in Cassazione ma lo ha perso. La seconda sezione penale ha infatti respinto tutti i motivi di ricorso per mancanza di prove.
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