Da 20 anni
sono separato e da 10 convivo con una compagna e la nostra figliola ormai
maggiorenne. Il Comune di Napoli, con delibera 451 del 7 giugno 2012, ha
istituito un Registro amministrativo delle unioni civili di coppie coabitanti
per vincoli affettivi e reciproca assistenza morale e materiale.
Possiamo noi
iscriverci, essendo io ancora separato e non divorziato? In caso di premorienza
della mia compagna, potrei beneficiare della pensione di reversibilità?
L.P. – NAPOLI
RISPOSTA
L\’istituzione
del registro delle unioni civili citato dal lettore ha una valenza
esclusivamente amministrativa, come è specificato nel regolamento che vi si
riferisce; né potrebbe essere diversamente.
La decisone assunta dal Comune di Napoli non può derogare,
superare o comunque influenzare le discipline vigenti in materia di anagrafe o
stato civile, diritto di famiglia o civile, e comunque tutte le materie di
competenza statale.
La finalità
dichiarata è quella di garantire alle persone che realizzano il proprio
progetto di vita con unioni diverse dalla famiglia – legate fra loro da vincoli
affettivi e di reciproca solidarietà, ed anche dello stesso sesso – l\’accesso
ai benefici e alle opportunità amministrative come ai nuclei legati da vincoli
legali (matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela).
L\’iscrizione
al registro non può far acquisire uno status, ma ha effetto di pubblicità per
gli scopi riconosciuti dall\’amministrazione comunale.
Il lettore
potrà iscriversi a tale registro con la propria compagna in quanto residente e
coabitante da almeno un anno; ma non potrebbe beneficiare della pensione di
reversibilità della compagna per effetto dell\’iscrizione.
DAL SOLE 24 ORE DEL 6 AGOSTO 2012