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DECRETO 231: Chi è destinatario della responsabilità da reato?

 

Il Decreto 231 indica come destinatari “gli enti forniti di personalità giuridica,
le società fornite di personalità giuridica e le società e le associazioni
prive di personalità giuridica
(articolo 1, comma 2)”.

La particolare disciplina, invece, non si applica “allo Stato, agli enti
pubblici-territoriali, agli altri enti pubblici non economici nonché agli enti
che svolgono funzioni di rilievo costituzionale”
(art.1, comma 3).

Alla luce dell’interpretazione giurisprudenziale, nella
platea dei destinatari del Decreto figurano anche società di diritto privato
che esercitano un pubblico servizio – per esempio in base ad un rapporto
concessorio – e società controllate da pubbliche amministrazioni.

In particolare, le Sezioni Unite della Cassazione con la
sentenza 28699 del 2010 hanno ritenuto che le SPA a partecipazione mista
pubblico/privato soggette al Decreto 231. Infatti, considerata la forma
societaria, esse sono qualificate come enti a carattere economico che non
svolgono funzioni di rilievo costituzionale, ma al più intercettano nella loro
attività valori di rango costituzionale.

Al contrario, è stato superato il tentativo di includere
le imprese individuali tra i destinatari della disciplina della responsabilità
da reato degli enti. La più recente giurisprudenza di legittimità ha infatti
confermato che il Decreto 231 può applicarsi solo ai soggetti collettivi
(Cassazione, VI sezione penale nr.30085/2012).

Fonte:
Linee guida Confindustria – aggiornamento 2014

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