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PREVIDENZA: La speranza di vita precede la riforma

Mia moglie, nata il 31 luglio 1953, è
stata appena confermata dall’ufficio territoriale quale esodata. Essendo nata
nel 1953, pensavamo che la sua finestra, pre – Fornero, fosse a 60 anni + 1
anno e, quindi, il 1° agosto 2014, mentre l’Inps ci ha appena comunicato che la
finestra sarà il 1° novembre 2014.

Vorrei sapere se il calcolo è
corretto, visto che l’aumento di un mese di aspettativa di vita per ogni anno a
partire dal 2011, come ci ha spiegato il patronato che ci ha fatto la richiesta
della pensione, è previsto dalla legge Fornero cui mia moglie, come esodata,
prescinde.

F. B. – LUCCA

R I S P O S T A

Dai dati
forniti dal lettore si ritiene che la risposta data dall’Inps sia corretta.
Infatti, il personale in regime di salvaguardia rimane assoggettato alle regole
previgenti la riforma Monti – Fornero, ivi compresa la finestra mobile di 12
mesi per le lavoratrici dipendenti.

Se il Dl 201/2001 non fosse entrato
in vigore, l’accesso al pensionamento sarebbe avvenuto – con i requisiti
ordinari – con 60 anni + 3 mesi (dal 2013) legati alla speranza di vita che due
leggi (n. 111/2011 e 148/2011) avevano esteso ancor prima del decreto Salva
Italia ai requisiti anagrafici. Purtroppo, molti legano la speranza di vita al
Dl 201/2011, quando in realtà norme precedenti (Dl 78/2010 e quelle sopra
citate) ne avevano previsto l’applicazione.

DAL ” IL SOLE 24 ORE ” DEL 20
OTTOBRE 2014

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