Con comunicato stampa pubblicato oggi sul proprio sito internet, e di
seguito ripreso, l’Antitrust ha reso noto di aver adottato le nuove
Linee guida sulla modalità di applicazione dei criteri di
quantificazione delle sanzioni amministrative pecuniarie irrogate
dall’Autorità in applicazione dell’articolo 15, comma 1, della legge n.
287/90.
Le Linee guida sono volte a definire, anche sulla base degli
orientamenti comunitari e delle indicazioni del giudice amministrativo,
una metodologia di calcolo specifica nell’ambito del contrasto delle
violazioni delle norme a tutela della concorrenza.
Tra le principali novità:
– l’introduzione di una percentuale minima (pari al 15% del valore
delle vendite), per i cartelli di fissazione dei prezzi, di ripartizione
dei mercati e di limitazione della produzione, che come noto
costituiscono le infrazioni più gravi alle regole di concorrenza;
– la possibilità di incrementare la sanzione fino al 50% qualora
l’impresa responsabile realizzi un fatturato totale a livello mondiale
particolarmente elevato rispetto al valore delle vendite dei beni o
servizi oggetto dell’infrazione oppure appartenga a un gruppo di
significative dimensioni economiche;
– la possibilità di incrementare ulteriormente la sanzione in
considerazione degli utili illeciti realizzati dall’impresa responsabile
dell’infrazione;
– la considerazione, quali possibili circostanze attenuanti,
dell’adozione ed effettiva applicazione di uno specifico programma di
compliance e l’introduzione del cosiddetto amnesty plus, ovvero la
possibilità di un’ulteriore riduzione della sanzione qualora l’impresa
fornisca informazioni ritenute decisive per l’accertamento di una
infrazione diversa da quella oggetto dell’accertamento e ricadente
nell’ambito di applicazione del programma di clemenza.