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ANTI-CORRUZIONE: Collaboriamo tutti!

AE. Nuovo piano anti-corruzione

Un’e-mail per denunciare i corrotti

L’Agenzia
delle Entrate propone, tra le varie misure anti-corruzione, un punto di
ascolto dei dipendenti che vogliono denunciare abusi. Il c.d. whistleblower, cioè colui che può denunciare gli illeciti perché gli è garantito l’anonimato.

Ognuno
di noi deve sentirsi responsabile della battaglia comune contro la
corruzione. Il problema più grave non è solo chi fa il male, ma quanti
guardano e lasciano passare.

Verrà attivata una casella
mail presso l’Agenzia Entrate allo scopo di raccogliere le denunce dei
dipendenti. Questo lo strumento ideato dall\’Agenzia delle Entrate per
far emergere la corruzione all’interno dell’amministrazione finanziaria.

I dipendenti dovrebbero denunciare le persone corrotte all’interno
dell’organico con un’assunzione di responsabilità, in cambio di tutela.
Il presidente dell’Autorità Anti-corruzione, Raffaele Cantone, ha sottolineato che per prevenire la corruzione è necessario attuare le norme per il “wistleblower”, previsto dal testo unico dei dipendenti pubblici, che consentano a chi vuole denunciare illeciti di farlo in modo tutelato.
Il direttore dell’Agenzia Entrate, dott.ssa Orlandi, ha riferito che stanno lavorando a un piano nazionale contro la corruzione.

Le misure anti-corruzione –
Un
primo step è quello di mettere a disposizione dei 40.000 dipendenti
dell’Agenzia un indirizzo mail per denunciare i casi di corruzione, in
completa privacy e tutela. Il direttore dell\’Agenzia ha invitato i
colleghi a denunciare i casi di corruzione.
Successivamente, nelle
more dell’entrata in vigore del decreto delegato che attua la riforma
fiscale sulle sanzioni, verrà previsto un allungamento dei tempi della prescrizione per l\’evasione fiscale che ha risvolti penali,
così che si permetta di avere il tempo necessario per evitare che
accertamenti complessi vengano vanificati dai tempi di prescrizione.
Raffaele
Cantone ha inoltre affermato che il decreto approvato venerdì scorso
dal CdM dovrà essere rafforzato con ulteriori interventi. Trattandosi di
un disegno di legge, il Parlamento potrà effettuare eventuali
integrazioni, come la previsione di un premio a chi collabora o l’utilizzo più diffuso delle intercettazioni.

Ognuno di noi deve sentirsi responsabile della battaglia comune contro la corruzione
.
Questo è il messaggio lanciato oggi a L’Aquila nel corso della tavola
rotonda “NOI CONTRO LA CORRUZIONE”, tenutasi presso la Sezione
Giurisdizionale della Corte dei Conti, proprio sul tema anti-corruzione.

Presenti il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
Raffaele Cantone, il Presidente di Libera don Luigi Ciotti, il
Procuratore Aggiunto della Repubblica Francesco Greco e il Direttore
dell\’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi. Voci autorevoli della
società civile e delle istituzioni per ribadire con forza il no alla
corruzione e rimettere al centro dei comportamenti pubblici l’etica,
fondamento e collante del patto sociale fra Stato e Cittadini.

Metterci la faccia, non delegare l’azione di contrasto alla corruzione, esclusivamente a strutture di controllo.
Fondamentale il ruolo dell’Agenzia delle Entrate al contrasto alla
corruzione, nella sempre più diffusa criminalità economica.
Don
Luigi Ciotti, il sacerdote impegnato nella lotta a tutte le mafie che
definì la corruzione come “l’emblema di una società che ruba a se
stessa”, ha ricordato che “il problema più grave non è solo chi fa il male ma quanti guardano e lasciano passare.
L’etica
è il primo argine dell’illegalità, un obiettivo che deve fare da sfondo
a ogni progetto, investimento e scelta strategica. Il nostro lavoro è
etico quando non prestiamo il fianco a compromessi, scorciatoie e
prepotenze di chi vuole calpestare i diritti in nome di privilegi; ogni
passo indietro è un passo verso la corruzione
”.
Raffaele
Cantone, attraverso un videomessaggio, ha detto che per combattere la
corruzione è fondamentale spezzare il meccanismo di omertà che la
alimenta e ha caldeggiato il sostegno, all’interno delle
amministrazioni, del cosiddetto whistleblower, cioè colui che può denunciare gli illeciti avendo garantito l’anonimato.

Il Piano dell’Agenzia contro la corruzione – Rossella Orlandi ha ribadito l’impegno dell’Agenzia non solo nel
punire i comportamenti scorretti, ma soprattutto nel prevenirli. Due le
direttrici d’azione, che si muovono entrambe sul binario del
cambiamento, organizzativo e culturale.
L’Amministrazione finanziaria si è dotata, infatti, di un piano triennale che sistematizza le misure di prevenzione del fenomeno corruttivo e,
attraverso iniziative di formazione e comunicazione, sensibilizza
continuamente il personale sui principi dell’etica e della trasparenza.
Questo per evitare che poche mele marce danneggino decine di migliaia di
persone oneste che lavorano ogni giorno in Agenzia delle Entrate con
responsabilità e senso di appartenenza. “Dobbiamo essere noi per primi a tenere pulita la nostra casa – ha detto Orlandi – intercettando e punendo i comportamenti scorretti che rischiano di diventare una zavorra” per i funzionari leali e appassionati al loro lavoro.

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