Giuseppi in Europa: Senza Recovery fund non torno a casa!
Come per la famosa frase di Giuseppe Garibaldi rivolta al suo principale collaboratore (Nino Bixio), “qui o si fa l’Italia o si muore”anche Giuseppe Conte, il Premier in carica, impegnato nella difficile trattativa in Europa sul Recovery Found, vuole passare alla storia.
“Non torno a casa se prima non raggiungo una intesa sul Recovery fnud”.
Il Premier sa che se non decolla questo strumento, fondamentale, pensato e proposto dalla Commissione europea per aiutare i Paesi in difficoltà per la crisi pandemica, Italia in testa, il suo Governo è a rischio dovendo attingere, in tal caso al “Fondo Salva Stati”, famigerato MES – Meccanismo europeo di stabilità – che tanta frizione ha già provocato nell’attuale maggioranza a causa della dichiarata ostilità degli “scappati di casa”.
Parliamo di 37 miliardi di euro utilizzabili subito, sia pure aventi una destinazione vincolata, con un notevole risparmio sul costo degli interessi di oltre cinque miliardi in un ipotetico piano di ammortamento decennale.
Non si andrà al voto, beninteso in quanto gli scappati di casa, non vogliono il MES ma vogliono certamente conservare la poltrona fino al termine della legislatura programmata per il 2023.
Gli ultimi rumors dicono che Giggino, al secolo Luigi Di Maio, Ministro degli esteri ed ex guida degli scappati di casa, si sta dando da fare per sostituire l’amico Giuseppi con Mario Draghi, opportunamente contattato.
Al riguardo, lo stesso Giggino, ha pure aggiunto che l’ex Presidente della Banca Centrale Europa, gli ha fatto una buona impressione.
Con queste premesse penso che un cambio sia nelle corde della musica stonata e inconcludente che gli italiani, meritatamente, stanno ascoltando da qualche anno.
Concludo solo dicendo che Giggino è un grande ma che dico. é il più grande disastro naturale della nostra storia: Amen!