Arresto Massimo Ferrero: Dalla bancarotta al falso in bilancio, dall’occultamento scritture contabili a reati fiscali!
Dalla bancarotta fraudolenta al falso in bilancio, oltre ad una serie ulteriori di reati fiscali come l’occultamento di scritture contabili costituiscono il bottino dell’accusa del Tribunale di Paola che ha disposto l’arresto di Massimo Ferrero.
I capi di imputazione sono oltre trenta e sembra che, stante alle numerose intercettazioni telefoniche, il rischio della reiterazione del reato è stata la base per giustificare la misura cautelare nel carcere di San Vittore a Roma.
Il crac si riferisce a quattro diverse aziende nel settore alberghiero, turistico e cinematografico con sede in provincia di Cosenza.
Gli arresti domiciliari sono stati invece disposti nei confronti della figlia Vanessa, amministratore di una delle società coinvolte nella procedura concorsuale che nel recente periodo o comunque prima della dichiarazione di fallimento, avrebbe operato una serie di prelievi di denaro contante dal conto aziendale.
Alert per l’intermediario o professionista
Sappiamo che il soggetto obbligato agli adempimenti antiriciclaggio – banca o professionista che sia – assume sempre un ruolo di rilievo in vicende della specie.
Infatti, il soggetto obbligato, suo malgrado, assume un ruolo di sentinella dell’Istituzione, onde prevenire fenomeni di illegalità e far scattare in tempo utile la necessaria collaborazione attiva, attraverso l’inoltro di una Segnalazione di operazione sospetta.
Non conosco i dettagli dell’inchiesta giudiziaria ma cio’ non di meno, traggo lo spunto per fornire una best practice per scongiurare il coinvolgimento, anche inconsapevole, in vicende di malaffare.
Quando un amministratore di una persona giuridica distrae risorse finanziarie per finalità oggettivamente estranee all’oggetto sociale – prelievo di denaro contante o disposizioni di bonifico verso soggetti estranei – costituisce sempre una strada senza ritorno dalla quale é sempre bene prendere le opportune distanze.
Queste vicende, dimostrano che il piu’ delle volte, le dinamiche truffaldine nascono ed emergono da una certa movimentazione registrata sui rapporti di conto, di cui il soggetto obbligato rappresenta un fedele custode, restando un attento osservatore per conto dell’Autorità costituita..
Fare antiriciclaggio significa questo, anzi soprattutto questo!