Come cambierà il personale di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl, Bper e Banco Bpm
Ecco tutte le novità sui piani di uscite e assunzioni in Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl, Bper e Banco Bpm
Fonte: startmag.it
INTESA SANPAOLO
L’’intesa più recente, siglata con tutti i sindacati della categoria, punta in Intesa Sanpaolo ad accelerare il ricambio generazionale tramite 9.000 uscite totali (di cui 7.000 in Italia e 2.000 nelle controllate internazionali), entro il 2027, a seguito anche di “importanti investimenti in tecnologia”, segnala una nota di Ca de’ Sass.
In particolare, l’accordo siglato da Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, prevede che 4.000 dipendenti escano accedendo al pensionamento o al Fondo di Solidarietà. Inoltre ci saranno, mediante azioni sul turnover naturale, 3.000 uscite per l’Italia e 2.000 uscite nette per le controllate internazionali, queste ultime concentrate sulle funzioni centrali. Entro giugno 2028, poi, Intesa Sanpaolo assumerà a tempo indeterminato 3.500 giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali della rete.
Nel complesso, per il gruppo si prevedono risparmi nelle spese del personale a regime (dal 2028) di circa 500 milioni di euro all’anno e oneri da contabilizzare nel quarto trimestre 2024 nell’ordine, al netto delle imposte, dei 350 milioni.
UNICREDIT
Nei giorni scorsi UniCredit e i sindacati di settore – Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin – hanno siglato un accordo per inserire nella rete commerciale 950 risorse, tramite assunzione di apprendisti e riqualificazione professionale di 200 dipendenti delle strutture centrali. Inoltre, è stata potenziata l’offerta di welfare, ampliando la platea dei beneficiari dell’istituto della “banca del tempo”, rinnovando le coperture assicurative e concedendo altre due giornate di smart learning per chi lavora nella rete commerciale. Secondo Unicredit si tratta di un’intesa “che fa da apripista nel settore del credito in Italia, innovando il paradigma degli investimenti, non più solo dedicati al Fondo di Solidarietà di settore, ma anche all’occupazione attraverso un articolato percorso di riqualificazione professionale presso la UniCredit University che assicura alle proprie risorse competenze adeguate alle sfide del futuro. L’Italia fa da pilota mettendo in campo un significativo investimento nella formazione che potrà essere esteso agli altri Paesi del Gruppo”. Inoltre, è il commento dell’azienda per bocca di Ilaria Dalla Riva, responsabile People & Culture Italia, si conferma “il continuo e costruttivo percorso di confronto con le Organizzazioni Sindacali degli ultimi tre anni”.
BNL-BNP PARIBAS
Qualche mese fa, per esa8ttezza lo scorso aprile, Bnl Bnp Paribas e i sindacati hanno firmato un accordo che prevede nel biennio 2024-2025 circa 1.000 uscite volontarie a fronte di oltre 750 assunzioni di giovani. Peraltro i lavoratori già pensionabili, o più vicini alla maturazione dei requisiti, possono richiedere su base volontaria di lasciare il gruppo accompagnati da un incentivo o dal ricorso alle prestazioni straordinarie del “Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riqualificazione professionale del personale del credito”. In particolare, per quanto riguarda i profili che si interfacciano con i clienti, si è stabilito di garantire una quota di nuove assunzioni equivalente al numero di uscite. Infine, Bnl Bnp Paribas ha deciso di investire sui neoassunti con specifici programmi di formazione che forniscano competenze in linea con un mercato sempre più innovativo. Per l’amministratore delegato di Bnl e responsabile di Bnp Paribas in Italia, Elena Goitini, quello siglato ad aprile è “un piano ambizioso, che si inserisce nel percorso di trasformazione ed evoluzione che la Banca sta portando avanti” e “ad impatto sociale, perché punta sull’occupazione dei giovani aperti a cambiamenti, evoluzioni e nuove competenze”.
BPER
Recente anche l’approvazione del nuovo Piano industriale al 2027 di Bper che prevede una flessione dell’organico del gruppo di circa il 10% ovvero 18.500 risorse entro il 2027. Secondo quanto riportato nel Piano, le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600 e il turnover organico riguarderà circa 1.500 persone in arco di Piano. Inoltre Bper farà 1.100 assunzioni mirate attraendo talenti con competenze specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche (es. IT).
BANCO BPM
Ancora in corso, invece, la trattativa in Banco Bpm sulle 800 assunzioni – a fronte delle 1.600 uscite volontarie – previste dal Piano Industriale 2023-2026. A giugno i sindacati confederali si sono alzati dal tavolo sul Piano mentre gli autonomi – Fabi e Unisin – sono rimasti perché favorevoli.
Questo articolo mi ha ricordato quando, nella mia funzione di RAA in un Gruppo bancario – 1999/2007 – i neo direttori di filiali appena assunti, in genere provenienti da altre banche, trascorrevano i primi due giorni al mio fianco per commentare il modus operandi e quindi le diverse criticità esistgenti in filiale, avuto riguardo alla sensibilità di ognuno sul tema dell’antiriciclaggio.
Per commentare in termini pratici il tema de qua, prendevo le ultine venti “Segnalazioni di operazioni sospette”, cercando in tal modo di evidenziare i diversi profili di criticità da non sottovalutare nella loro quotidianità operativa.
Ricordo un accorgimento particolarmente utile per parlare la stessa lingua fra il centro (direzione generale) e la periferia (filiale).