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IA contro evasione: algoritmi per un fisco equo

IA contro evasione: algoritmi per un fisco equo

Storia di Davide Bernasconi
Fonte: Industria.it
L’Intelligenza Artificiale si Schiera col Fisco: Algoritmi a Caccia degli Evasori 

Tra algoritmi intelligenti e sofisticate tecnologie, il Fisco trova un potente alleato per contrastare l’evasione fiscale: l’intelligenza artificiale.

Nel nostro Paese, l’evasione fiscale rappresenta una delle sfide più ardue e critiche. Nonostante le campagne di sensibilizzazione, numerosi contribuenti cercano di eludere le loro responsabilità attraverso diversi stratagemmi, un comportamento che danneggia l’intera società. Come sottolinea il cantautore Francesco Guccini nel suo brano “Cirano”, c’è chi cerca disperatamente di evitare le tasse, spesso con arroganza e spavalderia. Tuttavia, le tasse non sono un capriccio statale; rappresentano una necessità fondamentale per il finanziamento dei servizi pubblici essenziali. Coloro che scelgono di non contribuire al bene comune privano la società di risorse vitali, una situazione che necessita di strumenti adeguati per essere affrontata.

Il Futuro della Lotta all’Evasione

L’introduzione di strumenti sempre più avanzati offre al Fisco una capacità di controllo significativamente potenziata. Di particolare rilievo è la creazione di nuovi algoritmi progettati per identificare discrepanze nelle dichiarazioni dei redditi. Questi strumenti analizzano le spese effettuate e le confrontano con le informazioni esistenti, illuminando eventuali anomalie. In questo modo, ogni incongruenza tra reddito e stile di vita viene facilmente individuata. Ma non finisce qui: l’algoritmo esamina settori notoriamente a rischio, come quello del commercio e del turismo, pianificando controlli mirati su dichiarazioni fiscali inesatte o incomplete.

Gli affitti di breve durata, i lavoratori domestici e le variazioni improprie delle rendite catastali sono altre aree sotto scrutinio. L’obiettivo è chiaro: individuare chi cerca di trarre vantaggi alle spalle della comunità, mettendo in atto strategie per evitare le giuste imposizioni fiscali. In questo contesto, l’algoritmo non solo scova errori ma attiva anche le procedure necessarie per il recupero coattivo delle somme dovute, garantendo così l’applicazione equa delle leggi fiscali.

Intelligenza Artificiale e Normativa a Supporto del Fisco

L’intelligenza artificiale si inserisce nel processo di controllo fornendo soluzioni che garantiscono una maggiore efficienza nella lotta all’evasione fiscale. Questo è reso esplicito nel decreto legislativo numero 13 del 12 febbraio 2024, che si focalizza sull’analisi del rischio. Il testo del decreto parla chiaramente di migliorare l’efficacia delle operazioni di prevenzione utilizzando strumenti sia deterministici che probabilistici. Le informazioni raccolte, estratte dalle basi dati dell’Amministrazione finanziaria o reperibili pubblicamente, vengono collegate per generare probabilità di rischio che aiutano a prevedere possibili scenari di evasione.

L’approccio probabilistico, in particolare, si avvale di modelli di intelligenza artificiale e della statistica inferenziale per identificare rischi sconosciuti, consentendo l’elaborazione di criteri selettivi autonomi. Questo consente una previsione più precisa dei rischi fiscali e un intervento preventivo e mirato da parte delle autorità competenti. Grazie a queste sofisticate tecnologie, il Fisco si dota di armi sempre più affilate per combattere chi, ancora oggi, cerca di sfuggire ai propri doveri fiscali.

Combattere l’Evasione: Una Priorità Sociale

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel campo fiscale è un chiaro esempio di come la tecnologia possa trasformare settori chiave della nostra società. In un contesto in cui l’elusione rappresenta una piaga sociale, l’impegno nel dotarsi di strumenti avanzati pone il Fisco in prima linea nella lotta all’evasione. Il messaggio è forte e chiaro: ogni contribuente deve fare la propria parte, per assicurare il corretto funzionamento delle istituzioni e il benessere collettivo.

Il combattere l’evasione fiscale non si riduce solo a recuperare somme dovute, ma rappresenta un atto di giustizia sociale ed equità. L’innovazione tecnologica è dunque cruciale nell’offrire nuovi orizzonti di possibilità, in cui la trasparenza e il corretto adempimento del dovere fiscale diventano non solo ideali, ma realtà sempre più tangibili. Con la collaborazione tra tecnologia e istituzioni, si apre la strada verso un sistema fiscale più equo e giusto per tutti.

1 commento

  1. Per evideziare la grande contraddizione od anche approssimazione ma dico meglio, la grandissima ipocrisia che circonda il mondo della evasione fiscale, voglio raccontarvi una storia abbastanza recente, vissuta nel nostro Paese per ben 18 anni, dal 1982 all’anno 2000.
    Mi riferisco alla vecchia legge nr.516/82, meglio conosciuta come “Manette agli evasori”.
    Pensate, a leggere solo il motto, una persona normale pensava che si faceva seriamente.
    Nella realtà, con quella, legge, in termini sanzionatori, qualunque fosse stato l’imponibile sottratto alla tassazione – in termini di omessa fatturazione, omessa presentazione della dichiarazione, dichiarazione infedele – si era puniti con “arresto e ammenda”.
    In pratica, era la sanzione che normalmeente si applicva ai “ladri di polli”.

    Per veire ai giorni nostri, quando ci si riferisce all’IA, come la soluzione alle nostre tragedie (evasione e frode fiscale), mi pongo una domanda:
    – Come facciamo a scoprire il malaffare se non siamo capaci di distinguere un “conto personale” (privato consumatore, quale lavoratore dipendente o pnsionato con una sola fonte di reddito) dal “contop aziendale” (titolare di Partita Iva quale professionista o esercente attività d’impresa).
    Mistero!

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