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IA: Prova di funzionamento (test)!

IA: Prova di funzionamento (test)!

Se dovessi pensare ad un test per l’applicazione dell’Intelligenza artificiale, comincerei dal settore giustizia.

Penserei per esempio nella valutazione delle “prove” di responsabilità che si assumono per certe, acquisite, in occasione delle richieste avanzate dai Pubblici ministeri durante le indagini, quando chiedono al Giudice per le indagini preliminari una Misura cautelare ovvero un rinvio a giudizio.

In pratica, chiederei alla IA, di verificare la concreta esistenza di queste “prove” che, molto spesso, al termine del dibattimento in Tribunale, si rivelano dei semplici “teoremi accusatori” che portano all’assoluzione degli sventurati di turno con la formula “il fatto non sussiste o non costituisce reato”.

A queste conclusioni, si arriva dopo diverse anni ed infinite udienze, al termine di un’agonia giudiziaria, spesso accompagnata da una gogna mediatica che certamente non aiuta ad un giudizio sereno.

Insomma, considerata l’alta incidenza di errore (arresti senza prove) o rinvii a giudizio con troppa superficialità, chiederei alla IA di lavorare al posto del Gip nella fase delle indagini preliminari.

Se il contributo è di qualità come si spera, finirei per ridurre significativamente il rischio di errore, a beneficio della stessa credibilità del pianeta giustizia e maggiore serenità dei cittadini.

IA al posto del Gip

Rimetterci al giudizio e valutazione della Intelligenza artificiale, significa o potrebbe significare affidarci ad un giudizio più asettico e imparziale, senza ideologie e rispetto della legge.

In pratica ci avviceneremmo di più a quanto diceva Maxmilien Robespierre, noto intellettuale e filosofo francese di qualche secolo addietro che era solito ripetere: “La libertà e l’innocenza non hanno nulla da temere dalla pubblica indagine a condizione che regni la legge e non l’uomo”.

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