Operazione allo sportello: Operatività quotidiana!

Stamattina un mio amico mi racconta di una disavventura registrata qualche giorno addietro quando si è presentato allo sportello di una importante banca, operante sul nostro territorio.

Aveva urgenza di eseguire un bonifico con addebito sul conto di cui è titolare da vecchia data, a favore del Comune per fare un pagamento peraltro anche sollecitato.

Giunto allo sportello, dopo una lunga fila  gli è stato chiesto un documento di riconoscimento, carta d’identità, che scopre essere scaduta da qualche mese.

Per questa ragione, causa documento di riconoscimento scaduto, gli è stata inibita la possibilità di dare corso all’operazione di bonifico.

Pratica operativa

Per quanto noto vorrei ricordare che il documento di riconoscimento “in corso di validità” deve valere all’atto dell’avvio del rapporto continuativo, ovvero riferibile alla data di apertura del rapporto continuativo (conto corrente) e giammai rapporto durante.

Diversamente v’é da chiedersi: a cosa serve un conto corrente se poi si è trattati come un passante qualsiasi?

Mistero!

Conclusioni

La domanda che ci dobbiamo fare: Si può inibire e bloccare una operazione richiesta da un cliente censito e correttamente già identificato con un documento assolutamente valido?
Si può bloccare per mesi l’operatività di un rapporto di conto corrente riconducibile ad un privato consumatore che sopravvive di stipendio fisso, solo perchè tiene il documento d’identità scaduto? In questi casi, come soggetto obbligato, con il blocco unilaterale di un rapporto di conto, quale rischio di riciclaggio voglio sventare?
Esiste a Roma, qualcuno che studia e che pensa in grado di correggere queste amenità?

Continuo a conservare il pessimismo per i giorni migliori che, con la fine delle guerre, certamente arriveranno!