Newsletter settimanale dal 10 al 16 marzo 2025
Antiriciclaggio
L’argomento della settimana
L’antiriciclaggio & l’Intelligenza artificiale: Contributo alla riflessione!
Da più parti e non solo nel mondo bancario, a torto od a ragione, si pensa che l’Intelligenza artificiale possa essere o comunque diventare una soluzione per ogni problema. L’attesa è spasmodica, nella comune convinzione che possa essere la strada giusta per intercettare ogni tipo di pericolo, per tutelare al meglio dal rischio di sanzioni nella convinzione di doversi affidare anima e corpo a questa nuova tecnologia.
Per la lotta al riciclaggio di denaro sporco, si cercano degli alert automatici che solo l’AI (dall’acronimo inglese Artificial intelligence), sembra essere in grado di assicurare arrivando a pensare che possa essere l’unico modo per migliorare la qualità della “collaborazione attiva” e quindi ridurre significativamente il rischio sanzionatorio.
In via preliminare voglio ricordare che, a distanza di oltre trent’anni dalla introduzione della prima normativa di settore (Antiriciclaggio) nel nostro Paese – ex legge 197/91 – ancora oggi, a giudicare da una serie di Segnalazioni di operazioni sospette inoltrate all’Autorità di controllo centrale (Uif), ancora non si è ben capito la portata ed il significato del fare antiriciclaggio. Gli esempi da cui traggo queste considerazioni sono numerosi e di cui ho ampiamente commentato sul mio sito web – www.giovannifalcone.it.
Dico questo, nel mentre la criminalità organizzata si insinua e penetra nell’economia legale, la corruzione nella pubblica amministrazione è in ascesa, la SC di Cassazione condanna senza aprire i registri contabili, le frodi fiscali imperversano a fronte di una evasione fiscale inarrestabile, i dubbi e le perplessità aumentano.
AI – Artificial intelligence
La prima domanda che faremmo bene a farci è se avessimo oggi l’Intelligenza artificiale già a regime, le criticità che viviamo in termini di falsi negativi, lotta alla criminalità organizzata, frodi fiscali, fallimenti pilotati, esistenza di cartiere, consulenze fittizie avrebbero la stessa incidenza e quindi la stessa pericolosità.
Allora, per non ritrovarci tra qualche anno con le stesse anomalie che lamentiamo oggi, dobbiamo far partire l’Intelligenza artificiale con le migliori informazioni, per introdurre gli algoritmi giusti per il miglior contrasto al malaffare.
Se siamo d’accordo su questo, si è pensato a come far scattare gli alert più corretti per individuare le cartiere, i fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione delle “consulenze fittizie”, il riciclaggio da evasione fiscale sulla base di una soglia di rilevanza penale predefinita?
Lo dico questo perché, se continuiamo con la stessa metodica degli ultimi decenni, fra qualche anno saremo ancora qua a parlare degli stessi problemi ed il disastro non è solo probabile, è sicuro!
===