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Roma lavatrice dei clan, arrivano le prime condanne: 8 anni a Nicoletti, 14 anni a Muscariello

Roma lavatrice dei clan, arrivano le prime condanne: 8 anni a Nicoletti, 14 anni a Muscariello

Fonte: Roma ToDay

Hanno scelto il rito abbreviato nell’ambito del processo per l’operazione Assedio. In 26 invece sono stati rinviati a giudizio

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C’è chi ha scelto il rito abbreviato e chi il rinvio a giudizio. Arrestati a luglio del 2024, i coinvolti nell’operazione Assedio sono ora finiti a processo. Ventisei rinvii a giudizio e ventidue condanne con rito abbreviato, per un totale di circa 140 anni di carcere. È questo l’esito del procedimento portato avanti dal Gup di Roma, frutto di un’indagine della Direzione investigativa antimafia (Dia) e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Capitale. L’operazione era stata avviata nel 2018 e lo scorso luglio aveva portato a 18 misure cautelari. [QUI TUTTI I DETTAGLI]

L’inchiesta ha fatto luce sull’esistenza di due organizzazioni criminali dedite al riciclaggio di denaro tramite società di comodo e prestanome, attive in diversi settori economici: dal cinema all’edilizia, dalla logistica al commercio di auto e benzina.

Tra i condannati figura Antonio Nicoletti, figlio dell’ex esponente della Banda della Magliana Enrico, che ha ricevuto una pena di 8 anni. La condanna più severa — 14 anni — è stata inflitta a Daniele Muscariello, produttore cinematografico ritenuto fiduciario dei clan e già coinvolto in precedenti vicende giudiziarie. [QUI TUTTI I DETTAGLI]

È stato invece rinviato a giudizio Vincenzo Senese, figlio del boss Michele, noto come ‘O Pazz.

Gli imputati, a vario titolo, sono accusati di associazione a delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, usura, detenzione di armi, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti in attività economiche. Il tutto con l’obiettivo di favorire clan camorristici e cosche della ’ndrangheta.

1 commento

  1. Da queste vicende, dalla cronaca giudiziaria, dobbiamo trarre insegnamento sulle” Défaillance sistemiche” che hanno favorito o comunque non impedito, episodi della specie.
    Dobbiamo capire cosa non ha funzionato nell’adeguata verifica dei “Soggetti obbligati”. Diversamente, la nostra, è una corsa contro i mulini a vento!

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