spot_img

I dazi iniziano a far sentire i loro effetti sugli Usa: dalle scarpe ai ricambi auto, tutti i rincari

I dazi iniziano a far sentire i loro effetti sugli Usa: dalle scarpe ai ricambi auto, tutti i rincari

Storia di Andrea Muratore
Fonte: InsideOver

L’economia americana inizia a…pagare dazio. Anzi, i dazi. I dati pubblicati negli ultimi giorni mostrano come la guerra commerciale scatenata dal presidente Donald Trump stia facendo sentire, per ora, principalmente i suoi effetti sotto forma di rincari nei beni più ampiamente importati negli Usa.

Usa, crescono i prezzi al consumo

L’indice dei prezzi al consumo, nota il Bureau of Labour Statistics, è in continua crescita: +2,3% su base annua ad aprile, +2,4% a maggio, +2,7% a giugno e, da ultimo, +3,1% ad agosto per tutti i beni escludendo cibo ed energia, secondo la più recente delle rilevazioni.

Inoltre, in questo aumento si manifestano molti rincari di beni su cui Washington è estremamente dipendente dalle importazioni. E che, come abbiamo previsto dati alla mano, sono i consumatori statunitensi a pagare maggiormente, specie laddove i generi in questione vedono una dominanza delle importazioni.

I rincari legati ai dazi

Nel settore delle componenti d’auto, dove nel 2024 gli Usa hanno importato beni per 197 miliardi di dollari a fronte di una produzione interna inferiore ai 32, i rincari nei prezzi al consumo sono stati pari al 14% nel semestre concluso ad agosto 2025 e che ha incluso l’escalation della guerra commerciale decisa da Trump. I vestiti e le scarpe segnano +8% e nel 2024 Washington ne ha importati per 92 miliardi di dollari e prodotti per poco meno di 16.

Lindsay Owens, direttore esecutivo del think tank economico Groundwork Collaborative, ha dichiarato ad Al Jazeera che i dati per i prossimi mesi potrebbero essere ancora più alti su altre categorie di beni di consumo, sottolineando in particolare come sarà molto più costoso per tutti i cittadini americani poter mantenere i propri figli:

Il ritorno a scuola è un po’ come il canarino nella miniera di carbone, ma prevediamo prezzi elevati per gli articoli di Halloween, per i costumi e cose del genere che arrivano dalla Cina. Ci aspettiamo anche che alcune di queste ripercussioni si protraggano fino a Natale, che si tratti di aumenti dei prezzi dei giocattoli o persino di problemi nella catena di approvvigionamento, dove ci sono semplicemente meno giocattoli disponibili

Con un’inflazione core al 2,9% ancora vischiosa e con altri rincari possibili, Trump deve fare attenzioneZero Hedge invita in particolar modo a guardare con attenzione i prezzi degli alimentari, partendo dal discorso sull’aumento dei prezzi del manzo, che ha fatto +12% in un anno.

Una grana per Trump

Trump, lo ricordiamo, ha vinto le presidenziali 2024 principalmente per l’insoddisfazione economica degli americani per il costo della vita in volo: sono stati i prezzi di benzina, uova e latte, più che il boom degli investimenti di Nvidia e OpenAI che trainano la crescita nominale, a colpire la percezione pubblica sull’economia. I cittadini statunitensi potrebbero trovarsi a dover gestire un’inflazione in aumento su tutta la curva per effetto dei dazi proprio mentre Trump mira invece a trasmettere l’idea che, anche grazie ai tagli dei tassi della Fed, tutto è superato e l’economia americana è sulla strada della stabilità.

La realtà è più complessa: Washington dovrà affrontare una fase complessa e sperare che la corsa dell’economia assorba dei rincari dovuti a dazi pensati soprattutto a “fare cassa” contro il debito pubblico ma su cui Washington riceverà, in larga misura, denari pagati dai suoi cittadini. A poco più di un anno dalle elezioni di metà mandato vale il problema vissuto da Biden nel 2022 e che potrebbe condizionare l’avvicinamento dell’amministrazione. Mettendo in discussione l’intero impianto della nuova politica commerciale degli Usa.

Noi di InsideOver mettiamo passione nel nostro lavoro. Ma siamo anche convinti che la passione senza una seria documentazione rischi di essere inutile. Se ti convince questo approccio, puoi sostenerlo e farne parte abbonandoti al nostro giornale. Aiutando così noi ma anche l’informazione indipendente.

1 commento

  1. Il vero boomerang, come ho detto più volte, arriverà con il carrello della spesa quando, entro fine anno, i consumatori americani saranno costretti a comprare una “segatura affumicata” in luogo del nostro Parmigiano reggiano.
    Forse sarà il momento che il Presidente americano DT, la smetterà di giocare comn i dazi e focalizzerà il vero avversario che è la Cina e non l’alleato storico che è sempre stato l’Occidente.
    Un paio di mesi ancora!

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI

Ti potrebbero interessare anche: