“”Mettere la verità prima della persona è l’essenza della
bestemmia””.
E’ morta a soli 34 anni nel 1943, ma Simone Well,
straordinaria scrittrice ebrea, ha lasciato una eredità testuale e umana che
ancora oggi interpella il lettore. Affascinata dal cristianesimo, nelle sue
pagine ha spesso offerto intuizioni teologiche e filosofiche folgoranti. E’ il
caso di questa frase, simile ad un aforisma, che rivela soprattutto ai nostri
giorni un’indiscutibile attualità. Il fondamentalismo, infatti, sacrifica una
verità dogmatica, spesso deformata e degenerata, la vita di tante persone,
ponendole sull’altare di un idolo mostruoso. E’ così che scatta “l’essenza
della bestemmia” che è negare il vero Dio la cui immagine suprema è proprio
nella creatura umana. In questa linea si sono mosse tutte le ideologie quando
sono diventate potere e dominio: pensiamo all’infamia nazista e comunista del
secolo scorso, oppure alla costante regola della “ragion di Stato” che non ha
mai esitato a schiacciare milioni di persone striando di sangue le vie della
storia. Scriveva ancora “Simone Well: <<Ciò che fa capire se uno è
passato attraverso il fuoco divino non è il suo modo di parlare di Dio, ma il
suo modo di parlare dell’uomo sulla terra>>.
DAL SOLE 24 ORE
DEL 30 APRILE 2017