BTCS Inc: Distribuzione dividendo in bitcoin!

Una società americana, quotata in borsa, la BTCS Inc., avente ad oggetto servizi in materia di Blockchain ha comunicato che pagherà il dividendo annuo agli azionisti per il 2022 in “bitcoin”.

Al netto della inedita e singolare iniziativa, forse nata anche dalla necessità di restituire una visibilità diversamente smarrita, laddove consideriamo che negli ultimi cinque anni il valore di borsa è sceso di circa l’80%, non so quanti saranno i soci entusiasti dell’iniziativa.

Intanto, sull’onda della novità, il nuovo anno è iniziato all’insegna dell’ottimismo registrando una impennata nelle vendite di oltre il 40% e il CEO di BTCS Inc. Charles Allen, in una recente intervista ha motivato così la decisione presa dalla compagnia:

«Vogliamo premiare i nostri azionisti di lunga data per il loro continuo supporto e incoraggiare la libertà finanziaria fornendo i mezzi per consentire la proprietà diretta di Bitcoin e altre risorse digitali.»

Insomma alla data programmata del prossimo 17 marzo i soci potranno ricevere l’atteso dividendo in denaro contante o in bitcoin ad un valore di $ 0,05 per azione, secondo le recenti decisioni del Consiglio di amministrazione della società.

Svantaggi potenziali

Secondo il parere espresso da alcuni esperti del settore sembra che l’operazione non sia molto vantaggiosa. Infatti, l’analista finanziario e fondatore della società di consulenza Delancey Wealth Management Ivory Johnson, sostiene che l’acquisto di un titolo dovrebbe dipendere dalle caratteristiche dell’azienda, e non dalle modalità con le quali sarà corrisposto in futuro il dividendo.

Un titolo si compra, giustificando il proprio investimento, sulla base delle prospettive di crescita e di valore aggiunto anche potenziale di una società.

Se poi, qualcuno dovesse decidere acquisti di criptovaluta come moneta digitale, avrà modo di farlo direttamente attraverso le tante piattaforme in circolazione debitamente autorizzate allo scopo.

Qualche altro ha ricordato che detenendo una provvista in bitcoin, si deve avere cura di provvedere autonomamente all’apertura del proprio crypto wallet quale portafoglio virtuale per conservare la moneta digitale così acquisita.

Insomma, per il clima che si respira attorno alla iniziativa, l’idea non sembra così geniale!