mercoledì, Aprile 24, 2024
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CETTO LA QUALUNQUE(Più pilu per tutti): Sventato pericolo alle amministrative torinesi:

Incredibile ma vero: a Torino la lista «Bunga Bunga – Più Pilo Per Tutti» ha rischiato seriamente di concorrere alle elezioni amministrative. Ma la prefettura del capoluogo piemontese l’ha esclusa per una serie di irregolarità nelle sottoscrizioni necessarie a presentare le candidature. È quanto emerge da una sentenza emessa il 27 aprile 2011 dalla seconda sezione del Tar Piemonte.

Firme sospette
Chiamati a eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale, il 15 maggio i torinesi non troveranno sulla scheda il curioso contrassegno ispirato per metà al rituale delle feste notturne di Arcore e per l’altra al tormentone del comico Antonio Albanese nei panni del disinvolto politico calabrese Cetto Laqualunque; una lista che, in tempi di disaffezione dalla politica, avrebbe forse incontrato il consenso dei più spiritosi o disincantati. Fatto sta che le modalità di presentazione ricordano un po’ le opacità che hanno caratterizzato in passato il voto degli italiani all’estero: il pubblico ufficiale incaricato delle formalità, infatti, è un funzionario di una rappresentanza diplomatica italiana in un Paese latinoamericano, che tuttavia si limita ad autenticare la firma di due testimoni, senza nulla attestare con riguardo alla personale comparizione dei presentatori della lista (oltre seicento). Tutte persone che, emerge dagli atti, non sanno o non possono scrivere, sono tutti iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero di Torino ma abitano nei più svariati Paesi del mondo, eppure si sarebbero presentati contemporaneamente in quel piccolo pezzo di territorio italiano in Sudamerica costituito dagli uffici consolari. Insomma, ce n’è d’avanzo per far scattare lo stop della prefettura: il ricorrente paga le spese di giudizio. I torinesi dovranno fare a meno del bunga bunga.

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