Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche: Il Ministro Daniele Franco a rapporto!
La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, presieduta da Carla Ruocco, non conosce pause e, anche in tempo di guerra, si muove, convoca, approfondisce.
La speranza di noi tutti è che alla fine ci faccia capire qualcosa a noi comuni mortali, dopo tante passerelle fatte da personaggi o Istituzioni famose, tutte impegnate a difenderci e fare gli interessi del comune cittadino, del risparmiatore che ogni tanto, viene chiamato dalla banca di riferimento ed invitato ad investire ma soprattutto a credere alle offerte che gli vengono fatte.
In ordine di tempo, a proposito di offerte, pensiamo all’acquisto di diamanti – rivelatesi un’autentica truffa in danno dei risparmiatori, laddove sono stati venduti preziosi triplicando il loro valore effettivo. E’ stata una conclusione questa già acquisita dall’Autorità Garante delle Comunicazioni che, oltre a stabilire le restituzione delle somme investite, ha già irrogato pesanti sanzioni amministrative in capo alle banche coinvolte come la Banca Intesa Sanpaolo, la Banca Popolare di Milano, la UniCredit e il Monte Paschi di Siena.
Aspettiamo oggi tutti l’esito del giudizio del Tribunale di Milano, per un rinvio a giudizio disposto nei confronti di oltre cento dipendenti degli Istituti di credito – funzionari e dirigenti – oltre alle persone giuridiche truffaldine che hanno pianificato la vendita dei preziosi.
E’ un esito molto atteso da molti di noi che ancora crediamo nella giustizia, quella terrena s’intende, insieme al signor Carlo Bertini – già dirigente ispettore del controllo sull’operato delle banche – che in epoca non sospetta, aveva segnalato la genesi del malaffare sull’affaire diamanti. Nelle more di conoscere il finale del romanzo, il dr. Bertini è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio a tempo indeterminato.
Tutto questo è successo, nel mentre il Governatore della Banca d’Italia ha presentato una difesa d’ufficio sulla intera vicenda – https://www.giovannifalcone.it/banca-ditalia-difesa-dufficio/, ovvero il direttore generale dell’istituto centrale di vigilanza, dr. Signorini che, in sede di audizione presso la Commissione Parlamentare ha spiegato come si deve leggere l’art.47 della Costituzione quando si dice che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”, eccetto se trattasi di acquisto di diamanti da parte dei risparmiatori su invito delle banche sopra citate – https://www.giovannifalcone.it/60692-2/.
Il dr. Signorini è un grande ma che dico, grandissimo! La sua audizione, andrebbe commentata nelle scuole, a beneficio dei nostri giovani e della futura classe dirigente del nostro grande Paese.
Ministro dell’economia e finanze
Ieri è stato il turno del Ministro in carica Daniele Franco, riguardante la necessità di fornire qualche dettaglio aggiornato sulla sorte della Banca Popolare di Bari e del Monte Paschi di Siena sui quali, come a tutti noto, lo Stato ha messo a disposizione una barca di milioni di euro per garantirne la sopravvivenza, al termine di una gestione allegra e spericolata di cui sono a conoscenza tanti risparmiatori e la stessa autorità giudiziaria che sta conducendo le indagini.
Nel mentre continua il risanamento dei conti da parte delle stesse banche, nel frattempo scopriamo che la stessa MPS, ha dovuto pagare una sanzione amministrativa da 1,3 milioni di euro per inadempienze in materia di “adempimenti antiriciclaggio”. Non mi sembra che la cura intrapresa dal Mef entrando nel capitale della banca senese nel 2017 per circa il 70% si sia rivelata particolarmente brillante, almeno in termini di governance – https://www.giovannifalcone.it/mps-verifica-di-compliance-il-paradosso-dellantiriciclaggio/.
Forse qualche “ripetizione serale”, sotto l’egida dell’alta vigilanza non guasterebbe, al pari di quanto viene abitualmente consigliato a tanti altri istituti di credito, terrorizzati dal problema sanzionatorio.
Con l’audizione in discorso, il Ministro Franco ha fatto qualche auspicio di buon senso dicendo che innanzitutto, bisogna cercare di “stare bene in piedi da sola”, con riferimento alla Banca pugliese e qualcosa di similare per la banca senese, dopo il mancato matrimonio con UniCredit.
Conclusioni
Per ambedue le banche in discorso, ma il riferimento potrà farsi per l’intero settore, è pensare alla parte più debole della nostra società – i risparmiatori – che paradossalmente possono essere quelli che alla fine potranno far ripartire questo nostro bellissimo e disgraziato Paese.
Bisogna ritrovare quella fiducia se non perduta almeno smarrita e che pochi o nessuno ha fatto abbastanza per recuperarla.
Questa necessità, scaturisce anche alla luce del recente intervento del Ceo di Banca Intesa Sanpaolo che qualche giorno addietro ha auspicato di “convogliare il risparmio delle famiglie in investimenti utili alla crescita delle imprese”.
Ne ho parlato qui https://www.giovannifalcone.it/risparmio-impresa-idee-in-liberta/.
Prima di arrivare a questo, prima di distribuire “dividendi” ai soci, mi auguro che le “previsioni di perdite” adeguino gli accantonamenti necessari per chiudere le controversie con questa marea di risparmiatori truffati dal sistema ed ingannati per la troppa fiducia riposta, al fine di chiudere in bonis tutte le vertenze aperte.
