venerdì, Marzo 29, 2024
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CONDOMINIO: La privacy non impedisce il controllo dei conti

 L’amministratore del mio condominio, nel bilancio del 2010 e del 2011, ha omesso il rendiconto del conto corrente aperto per i 15 condomini del fabbricato, al fine di formare un fondo cassa per la ristrutturazione del tetto.

Con un versamento mensile per ciascun condomino di euro 250 per 24 mesi, il tetto è stato ristrutturato.

Se tutti avessero versato la quota avremmo avuto un saldo attivo, costando il tetto di circa 60 mila euro. Invece, il legale dell’impresa ha sollecitato il saldo con minaccia di spese legali perché l’impresa ha ricevuto solo la metà dell’importo pattuito.

Avendo chiesto chiarimenti all’amministratore, ci ha risposto di non poter chiarire per il rispetto della legge sulla privacy per non svelare i nomi dei condomini non adempienti.

E’ mai possibile che esista la privacy sul bilancio di condominio? E non avere notizie sui nostri soldi?

RISPOSTA

A parte gli altri adempimenti a carico dell’amministratore, è fuori discussione che  – alla stregua della normativa sulla privacy – “”per verificare l’esattezza degli importi dovuti, ciascun condomino può essere informato in sede di rendiconto annuale o su richiesta, delle somme dovute dagli altri e di eventuali inadempimenti”” (Garante per la protezione dei dati personali 28 giugno 2006).

DAL SOLE 24 ORE DEL 17 OTTOBRE 2011

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