venerdì, Marzo 29, 2024
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CONDOMINIO: Pignoramento dei beni del condomino moroso

L’amministratore
ha chiesto e ottenuto l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti di un
condomino moroso. Che cosa succede dopo l’emissione del decreto ingiuntivo se
il condomino non paga quanto richiesto? L’amministratore può fare pignorare
l’immobile del moroso, con vendita all’asta giudiziaria? Ci dev’essere un
rapporto fra l’importo del debito e il valore dell’immobile?

M. B.– BOLOGNA

R I S P O S T A

Aseguito della notifica del precetto con il decreto ingiuntivo, se il condomino
moroso non paga nei termini richiesti, il condominio potrà eseguire con il
recupero forzoso del credito, ossia con il pignoramento. Al riguardo, va
precisato che, secondo l’articolo 2740 del Codice civile, il debitore risponde
dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.

Pertanto,
al fine di poter vedere soddisfatto il proprio credito, si ritiene che il
condominio debba preliminarmente tenere conto della convenienza economica della
procedura adottata.

Infatti,
l’espropriazione immobiliare rappresenta un’alternativa ai diversi strumenti di
recupero del credito previsti dalla legge.

Il
creditore, dunque, potrà avviare nei confronti del debitore – qualora ve ne
siano i presupposti – un pignoramento mobiliare (ad esempio, dell’auto, degli
arredi dell’unità immobiliare dello stesso debitore) o un pignoramento presso
terzi (ad esempio, pignoramento dello stipendio, della pensione o del conto
corrente).

Ciò
è tanto più opportuno quanto il credito vantato non sia troppo elevato,
ammontando magari a poche centinaia o migliaia di euro. Infatti, bisogna
considerare che le procedure esecutive immobiliari, oltre che costose, possono
risultare piuttosto lunghe.

Resta
comunque fermo il fatto che, anche se il credito vantato fosse esiguo, dopo
avere fatto tutte le valutazioni del caso, il condominio potrà ugualmente
scegliere di intraprendere una espropriazione immobiliare, soprattutto nel caso
in cui non si prospettino altre strade per confidare in un effettivo
soddisfacimento del credito.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
29 MAGGIO 2017

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