venerdì, Aprile 19, 2024
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CONDOMINIO: Responsabilità condivise per il lavoro in nero

In
un condominio le pulizie delle parti comuni vengono svolte non da una ditta in
regola con tutti gli adempimenti del caso, ma da una persona pagata “in nero”.
L’amministratore e i condòmini ne sono tutti a conoscenza. Quali sono le
conseguenze sia per gli uni che per l’altro nel caso in cui si verificasse un
infortunio di questa persona, e quali le sanzioni per l’impiego di lavoro
sommerso?

Come
può tutelarsi, o manifestare il proprio dissenso, un condomino che fosse
contrario a questa pratica?

M. D.– UDINE

R I S P O S T A

In caso di
infortunio del lavoratore “in nero”, potrebbe intervenire l’Inail (a seguito di
chiamata da parte dello stesso lavoratore o di un condomino) che appurerebbe il
lavoro sommerso. Come conseguenza, verrebbe irrogata una sanzione
amministrativa, il cui importo può arrivare a 15.000 euro. Alla sanzione dovrà
aggiungersi anche il costo relativo alle spese per l’infortunio subito dal
lavoratore stesso.

Va
tenuto presente che l’Inail adotta il principio dell’automaticità delle
prestazioni, che consiste, appunto, nel diritto alle prestazioni economiche da
parte dell’istituto, anche se il lavoratore si trova in una situazione di
“sommerso”. In seguito, l’Inail si rivarrà sul condominio.

Pertanto,
in una chiara ed evidente situazione di illegalità, i responsabili saranno
tutti i condòmini e anche l’amministratore, il quale avrà tollerato (se non,
addirittura, proposto, con conseguente placet del condominio) una situazione
non regolare, che può comportare seri risvolti, sia civili che penali.

Qualora,
tuttavia, un condomino volesse tutelarsi o manifestare la propria contrarietà,
egli potrebbe:

1)
segnalare l’irregolarità all’Inail;

2)
farlo mettere a verbale nella prima
assemblea utile;

3)
nel caso non volesse attendere lo
svolgimento dell’assemblea, inviare una raccomandata con avviso di ricevimento
all’amministratore, per fare presente il proprio dissenso ad accettare una
situazione di evidente illegalità.

DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 26OTTOBRE 2015

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