venerdì, Aprile 26, 2024
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CONTROVERSIE STATALI: L’auto aziendale può essere guidata da “estranei”

Un
autoveicolo (non autocarro), se intestato a un’azienda, può essere guidata da
altri soggetti sia dipendenti che non dipendenti? Nei giorni festivi può
circolare? E quali sono le regole fiscali da tenere presenti?

P.
F.
– COMO

R
I S P O S T A

L’articolo
54 del Codice della Strada, alla definizione di “autoveicoli”, distingue vari
tipi di veicoli: autovetture, autobus, autocarri, trattori stradali,
autoveicoli per trasporti specifici, autoveicoli per uso speciale, autotreni,
autoarticolati, autosnodati, autocaravan e mezzi d’opera. Qualora, nel quesito
posto, con il termine “autoveicolo” il lettore abbia voluto indicare
un’autovettura, il Codice della Strada non prevede alcuna prescrizione per la
guida o, comunque, per l’utilizzo da parte di persone estranee alla ditta
intestataria del veicolo, in quanto la limitazione della presenza a bordo,
quindi anche come passeggeri, di persone esclusivamente appartenenti alla
società vale solo per gli autocarri per il trasporto di cose, per cui
dev’essere presente soltanto il personale addetto all’uso o al trasporto della
merce trasportata.

Il
divieto di circolazione, fuori dei centri abitati, nei giorni festivi e negli
altri particolari giorni dell’anno indicati con decreto del ministro delle
Infrastrutture e dei trasporti, è previsto solo per i veicoli e per i complessi
di veicoli per il trasporto di cose di massa complessiva massima autorizzata
superiore a 7,5 tonnellate.

Dal
punto di vista fiscale l’articolo 164 del Tuir limita la deduzione dei costi al
20 per cento, relativamente alle autovetture e autocaravan, di cui alle lettere
a) e m) dell’articolo 54 del Codice della strada.

Tale
percentuale è elevata all’80% per i veicoli utilizzati dai soggetti esercenti
attività di agenzia o di rappresentanza di commercio. Non si tiene, inoltre,
conto della parte del costo di acquisizione che eccede 18.075,99 euro per le
autovetture e gli autocaravan, elevati a 25.822,84 euro per gli autoveicoli
utilizzati da agenti o rappresentanti di commercio.

Il
limite di deducibilità è invece del 70 per cento per i veicoli dati in uso
promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta. Il
legislatore ha limitato la deducibilità (al 20 o al 70 per cento) dei costi,
stimando un possibile uso privato del veicolo, che potrà quindi essere
utilizzato anche durante i giorni festivi. L’utilizzo da parte di soggetti non
riferibili alla società potrebbe determinare un difetto di inerenza dei costi
in caso di verifica dell’amministrazione finanziaria, oltre a esporre gli
amministratori a responsabilità per l’utilizzo del veicolo.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
3 OTTOBRE 2016

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