giovedì, Marzo 28, 2024
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DIRITTO DEL LAVORO: Il lavoro subordinato del coniuge nella Srl

Vorrei
sapere se è possibile, in una Srl tra coniugi, in edilizia, con moglie socio al
95% e amministratore e il marito socio al 5%, assumere come lavoratore
subordinato quest’ultimo.

M. G. – TRAPANI

R I S P O S T A

L’instaurazione di un rapporto
di lavoro subordinato con il coniuge o un altro parente (per esempio, un
genitore o un figlio) presenta sempre
alcune criticità, in quanto la prestazione di lavoro si presume gratuita in
quanto resa per l’esistenza dei vincoli familiari e affettivi. Ove si voglia
procedere in tal senso, è necessario che, ove sia contestata la genuinità del
rapporto di lavoro subordinato, si sia in grado di provare che vi è stato un
effettivo assoggettamento del familiare al potere direttivo, organizzativo,
gerarchico e disciplinare esercitato da parte del datore di lavoro.

In
questo caso il datore di lavoro è una Srl semplificata e dal quesito non sembra
che il marito socio abbia una quota di capitale che possa condizionare le
scelte della società, oppure la carica di amministratore con poteri ampi. Da
punto di vista formale dovrebbe, quindi, essere difficile contestare la
correttezza del rapporto di lavoro subordinato.

DAL “IL SOLE 24ORE” DEL 21MARZO 2016

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