Un
amministratore e socio di una Srl commerciale può ottenere la qualifica di Iap
(imprenditore agricolo professionale)?
G. P.– SASSARI
R I S P O S T A
La
risposta è affermativa, purché si rispettino le condizioni richieste
dall’articolo 1 del Dlgs 29 marzo 2004, n.99, come modificato dall’articolo 1
del Dlgs 27 maggio 2005, n,101. e’ considerato imprenditore agricolo
professionale (Iap) colui il quale, in possesso di conoscenze e competenze
professionali ex articolo 5 del regolamento (Ce) 1257 del Consiglio, del 17
maggio 1990, dedichi alle attività agricole, di cui all’articolo 2135 del
Codice civile, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il 50% del
proprio tempo di lavoro complessivo, e che ricavi dalle attività medesime
almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro. Le pensioni di ogni
genere, gli assegni a esse equiparati, le indennità e le somme percepite per
l’espletamento di cariche pubbliche, o in associazioni e altri enti operanti
nel settore agricolo, sono escluse dal computo del reddito globale da lavoro.
Nel caso delle società di persone e cooperative, incluse le cooperative di
lavoro, l’attività svolta dai soci nella società, in presenza dei requisiti di
conoscenze e competenze professionali, tempo, lavoro e reddito citate, è idonea
a far acquisire ai medesimi la qualifica di imprenditore agricolo professionale
e al riconoscimento dei requisiti per i soci lavoratori. Nel caso di società di
capitali, l’attività svolta dagli amministratori nella società, in presenza dei
citati requisiti di conoscenze e competenze professionali, tempo, lavoro e
reddito, è idonea a far acquisire loro la qualifica di imprenditore agricolo
professionale. Per l’imprenditore che operi nelle zone svantaggiate, ex
articolo 17 del citato regolamento (Ce) 1257/1999, i requisiti sono ridotti al
25 per cento.
DAL “IL SOLE 24
ORE” DEL12 OTTOBRE 2015