giovedì, Aprile 25, 2024
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GLI AFFARI DELLA POLITICA: Roba da “Cosa nostra”

 

Le vicende di questi giorni,
riguardanti gli “Affari della politica”, ci fanno capire oltre ogni ragionevole
dubbio che nel nostro Paese l\’esperienza di “tangentopoli” degli anni \’90 non ha
insegnato niente a nessuno, ma che, al contrario, si tratta di una storia
infinita.

Alla fine, abbiamo visto che
cambia solo il nome del partito politico, della casacca, ma essendo comuni le
debolezze umane, la corruzione, le indebite appropriazioni sono rimaste intatte
se non peggiorate.

Come tutti, come sempre!

Abbiamo saputo, soltanto grazie
al sapiente lavoro dell\’Autorità giudiziaria della vicenda interessante un
partito che, per nostra fortuna non esiste più a far data dal 2008 (la
Margherita), il quale, non solo continua
ad incassare palate di milioni di euro,ma che il suo amministratore si appropria indebitamente della modica
cifra di 26 milioni di euro e nessuno se ne accorge.

Sembra quasi che i nostri
partiti quantifichino le disponibilità finanziarie, impunemente accumulate dal
finanziamento pubblico dei partiti, a
peso … .

Il Segretario che pubblicamente
afferma che non sapeva niente, e che il tesoriere ha tradito la fiducia del
partito: “Lui non c\’era e se c\’era, non
ha visto niente perché dormiva”.
Cose di “Cosa nostra” per l\’appunto.

Quello che poi abbiamo visto
nella Lega Nord supera anche la fantasia: si parte da investimenti in Tanzania
per proseguire con l\’acquisto di diamanti, affitti di appartamenti a Roma per
propri esponenti, utilizzo a iosa di carte di credito intestate al partito,
macchine di lusso, e chi più ha più ne metta.

“ROMA LADRONA”, dicevano, fino a
diventare un loro motto distintivo e di onesti per caso.

La realtà, abbiamo visto, che è
decisamente diversa e, direi, addirittura peggiore della fantasia più nefasta.

Personalmente, quello che
maggiormente mi infastidisce e indigna, come cittadino ed elettore di questa
classe politica, è il modo con il quale i responsabili di questo sfascio – cioè
quelli che ci hanno governato negli ultimi venti anni – si mostrano stupiti e
sorpresi da tanto malcostume e nessuno decide di fare un passo indietro per ritirarsi a vita privata, avendo comunque dimostrato, nella migliore delle
ipotesi, un\’assoluta incapacità di prevenire fenomeni di malaffare di tale ampiezza.

Non esiste e non esisterà mai
un responsabile e, come si usa dire:
figlio unico di madre vedova!

Non se ne può più!.

Mi auguro che alle prossime
elezioni venga fuori un risultato di protesta, in grado di mandare a casa una
classe dirigente non solo incapace ma anche corrotta.

Speriamo bene!

 

 

 

 

 

 

 

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