“”Chi sa d’esser
profondo, si sforza di essere chiaro. Chi vuol sembrare profondo si sforza di
essere oscuro””
Fiduciosa, un giorno, si rivolse a me una persona, che
voleva approfondire la sua fede e aveva acquistato un’introduzione alla
teologia, perché non riusciva a comprendere nulla di una delle prime pagine.
Provai a leggere quel testo e le confessai: <Anch’io non ho capito quasi
niente>
Mi venne allora in mente questa famosa battuta del
filosofo NIETZSCHE.
Certo, ci sono questioni complesse che esigono un
linguaggio specifico e un po’ esoterico, ma molto spesso si incontrano autori
che aborriscono per principio la chiarezza del dettato e la chiarità mentale e
si ammantano la fierezza dell’essere oracolari e indecifrabili ai più. Lascio,
allora, la parola a Giovanni PAPINI: <Considerando i vantaggio che
accompagnano l’arte di sembrare profondo, mi pento amaramente di aver coltivato
il vino della limpidezza, che risparmia agli altri noia e fatica, ma facilmente
procura ai chiari l’ingiusta fama di superficiali>.
DAL SOLE 24 ORE DEL 23 APRILE 2017
P.S. Sembra una metafora molto ben adattabile al
linguaggio della politica dei nostri giorni che, salvo qualche rara eccezione,
fa di tutto per non essere compresa!