giovedì, Aprile 25, 2024
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INSOLVENZA VERSO TERZI: Chi dispone il pignoramento del conto corrente

Chi dispone il pignoramento del conto corrente

 

Oggi sono andato per fare un prelievo ma la banca mi ha detto che il conto è bloccato: come mai non mi è stato comunicato nulla e chi dispone il pignoramento del conto corrente?

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Il creditore ha la più ampia libertà su quale tipo di pignoramento scegliere: può infatti muoversi per un pignoramento mobiliare (mandando l’ufficiale giudiziario a casa del debitore, in modo da pignorare gli arredi e gli altri beni mobili presenti nella residenza, nei limiti comunque del valore del proprio credito), un pignoramento immobiliare (recandosi all’Agenzia delle Entrate e, dopo aver fatto una visura per verificare case e terreni di proprietà del debitore, iscrivervi sopra l’ipoteca e pignorarli), il pignoramento dell’auto o della moto o, in ultimo, un pignoramento presso terzi. Quest’ultimo è un grosso calderone e vi rientrano il pignoramento dello stipendio, della pensione, del canone di locazione, del conto corrente ed eventuali altri tipi di depositi bancari, fatture non pagate da “debitori del debitore” e, insomma, tutti i pagamenti dovuti da terzi al debitore e non ancora eseguiti. Quindi per sapere chi dispone il pignoramento del conto corrente bisogna soprattutto chiedersi chi sono i creditori del debitore. Difatti il pignoramento, qualsiasi esso sia, può iniziare solo se chi agisce ha un titolo esecutivo(una sentenza, una cambiale, un assegno, un contratto di mutuo, un decreto ingiuntivo non contestato, una cartella esattoriale, ecc.) e di esso, per forza, il debitore deve esserne a conoscenza.

Chi dispone il pignoramento, ossia il creditore, deve prima comunicare al debitore la sua intenzione di agire in via esecutiva nei suoi confronti, senza però essere tenuto a dirgli quale tipo di pignoramento intende svolgere. Questa comunicazione – una sorta di ultima diffida, con invito a pagare entro 10 giorni – si chiama atto di precetto. 

Dalla data di notifica dell’atto di precetto, il creditore ha 90 giorni di tempo per poter agire con il pignoramento; se fa scadere questo termine il pignoramento è nullo. Resta ferma ovviamente la possibilità, per il creditore, di rinotificare un nuovo atto di precetto. Il pignoramento è altresì nullo se il creditore agisce prima dei 10 giorni dalla notifica del precetto.

Se il titolo esecutivo in virtù del quale il creditore agisce è un provvedimento di condanna del giudice (un decreto ingiuntivo o una sentenza), prima del precetto o insieme ad esso va notificato anche il titolo stesso. Questa notifica, invece, non è dovuta per cambiali e assegni i quali, tuttavia, vanno dettagliatamente trascritti nel precetto.

Una volta notificato l’atto di precetto (e l’eventuale provvedimento di condanna del giudice), il creditore può finalmente procedere con il pignoramento del conto corrente. A tal fine egli deve notificare l’atto di pignoramento vero e proprio sia al debitore che alla banca. Il codice di procedura civile non dice a chi debba essere notificato per primo l’atto di pignoramento del conto corrente. Così, ben potrebbe essere che il creditore notifichi il pignoramento prima alla banca e, solo in un successivo momento,al debitore. Ciò spiegherebbe perché il correntista, in determinati casi, sappia del pignoramento del proprio conto corrente solo quando si reca in banca per voce dell’impiegato allo sportello. È comunque verosimile, in ipotesi del genere, che l’atto di pignoramento venga notificato al debitore nei giorni immediatamente successivi.

Una volta notificato il pignoramento, la banca dispone il blocco delle somme pignorate, nell’ammontare indicato nell’atto di pignoramento stesso. In pratica, l’istituto di credito è tenuto – pena una responsabilità penale – a non consentire prelievi delle somme pignorate (se la provvista è superiore, questa invece è liberamente disponibile per il titolare del conto). Successivamente, all’udienza indicata sull’atto di pignoramento, il giudice assegna le somme bloccate al creditore procedente.

Sintetizzando quanto sin ora detto, per rispondere al dubbio su chi dispone il pignoramento del conto corrente si può dire che il blocco del conto è un atto che parte dal creditore e si vale della collaborazione di altri due soggetti:

  • l’ufficiale giudiziario che, formalmente, consegna il pignoramento alla banca (oltreché al debitore);
  • la banca, che dopo aver ricevuto la notifica del pignoramento del conto corrente deve disporre il blocco delle relative somme.
Fonte: LLpT

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