venerdì, Marzo 29, 2024
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Io voto NO: il coraggio delle decisioni!

Io voto NO: il coraggio delle decisioni!
Quando si tratta di decidere con un SI o con un NO su materie complesse, quali normalmente sono i temi che toccano la nostra Carta Costituzionale, ogni partito o forza politica dovrebbe assumersi la responsabilità e chiarire la propria posizione al riguardo.
Trovo incomprensibile che si dica: lascio libertà di coscienza, libertà di voto al singolo elettore”.
A questi signori, “leader presunti e amministratori di partiti”, in modo sommesso, da comune cittadino gli rispondo: “Guardate che vi abbiamo eletti apposta affinché vi occupiate della cosa pubblica, decidendo al nostro posto e assumendovi le vostre responsabilità.”
Spesso, come sta succedendo adesso per il “taglio dei parlamentari”, dove sembra assistere ad un gioco “SI, NO, FORSE”, si assiste ad uno scarico di responsabilità affidandosi alla coscienza degli elettori. Trattandosi di un quesito populista, nato all’interno del Bar Sport e fatto proprio dalla scuola di Giggino, ostacolando la sua corsa verso il nulla più assoluto, si crede di perdere consensi fra l’opinione pubblica e allora si crede che sia meglio stare zitti e lasciare fare all’elettore.
Niente di più sbagliato.
La politica si deve assumere le proprie responsabilità ed a proprio modo deve spiegare bene le conseguenze di una scelta, in un modo o nell’altro, nella comune consapevolezza che il voto si conta e non si pesa”.
Una forza politica, quale che sia e soprattutto in questi casi, in questi appuntamenti, deve esprimere la propria visione in modo chiaro e trasparente, cercando di fare gli interessi della comunità che rappresenta, fornendo all’elettore, al cittadino, quegli strumenti di conoscenza riguardanti le conseguenze pratiche della propria scelta.
Quello che io considero un errore, addirittura doppio, quando si dice “decidete voi nella vostra autonomia, dimenticando di dire che, l’elettore, per definizione è libero di scegliere, di votare e quindi di decidere in un senso o nell’altro.
In pratica, qualunque elettore, deve in primo luogo rispondere alla propria coscienza e poi, attraverso un percorso di soluzioni ragionato, deve scegliere se seguire e condividere la linea espressa dal proprio partito.
Referendum 2020: taglio dei parlamentari
Il Presidente dell’Assemblea costituente Umberto Terracini che nel 1948 ha promulgato la Carta vigente era solito affermare: “Quando si vuole limitare l’importanza di un organo rappresentativo, si incomincia sempre con il diminuirne il numero dei componenti”.
Insieme a questa massima, lo stesso Davide Casaleggio, padre nobile del Movimento 5 stelle che oggi propugna il SI al taglio dei parlamentari ha recentemente affermato che il Parlamento è un orpello inutile e che in prospettiva è destinato a scomparire – https://www.ilsole24ore.com/art/casaleggio-shock-in-futuro-parlamento-non-servira-piu-AE499vQF?refresh_ce=1
Se il buon giorno si vede dal mattino, cari concittadini, cari elettori, credo che abbiamo un elemento aggiuntivo di riflessione. Insomma a prescindere come la pensiate, l’unico consiglio che mi sento di darvi è “ascoltate tutti e sbagliate da soli!”
Ah dimenticavo di dirvi che io personalmente, avendo ascoltato tutti, voto convintamente NO!

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