venerdì, Aprile 19, 2024
spot_img

l’artigiano della strada…

l’intenso e contrastato dibattito che sta accompagnando l’iniziativa del primo cittadino di firenze a proposito dell’ordinanza contro i “lavavetri” agli angoli delle strade, appare ipocrita e grottesco.

in molti si stracciano le vesti: “vi accanite sugli ultimi”, “pensate a colpire il racket dell’estorsione”, e via filosofeggiando di questo passo.

lo giudico un atteggiamento ipocrita perché, come lo struzzo,  non  vuole vedere  girandosi dall’altra parte. ci si ostina a non voler vedere quello che quotidianamente accade sulla strada, dove la sicurezza, da tempo, è diventata un optional, laddove ci si sente indifesi, insicuri e direi quasi estranei.

la strada è di tutti i cittadini rappresentando il luogo di convivenza per definizione, dove ci si dovrebbe incontrare, chiacchierare , come un salotto a cielo aperto. nella realtà, la si avverte come un luogo di estremo pericolo, dove bisogna starci il meno possibile potendo succedere di tutto: dall’ubriaco alla guida di autovettura che travolge il passante sulle strisce pedonali allo scippatore che trascina la vecchietta per rubargli la borsetta, dallo spacciatore di droga  alla prostituta che blocca la circolazione.

c’è di tutto e di più.

il “lavavetri” è un questuante di fatto che arricchisce e riempie questa cornice che rimane la strada, è un accattone, che molto spesso, se non accetti o mostri intolleranza ai suoi servigi, diventa violento, immedesimandosi perfettamente nel contesto negativo che lo circonda.

e’ grottesco, perché incredibilmente ci si accapiglia politicamente fra “destra & sinistra”, dimenticando che la sicurezza è daltonica e non conosce colori perché rappresenta la prima esigenza del vivere civile.

non c’è alcun dubbio che in molti casi può diventare un problema di “ordine e sicurezza pubblica”, dove vietarne l’esercizio diventa non solo opportuno ma doveroso.
chi altri, se non il sindaco, peraltro direttamente eletto dai suoi concittadini dovrebbe intervenire?

a mio avviso esiste un urgente bisogno di migliorare il nostro comune senso civico, quasi di urbanizzarlo onde rendere più tranquilla la nostra convivenza.
oggi, parlare di “tolleranza zero” verso questi fenomeni, costituisce l’epilogo di una soglia di sopportazione collettiva non più tollerabile.
per la maggior parte della nostra gente, quella lontana dai palazzi, la microcriminalità rappresenta la vera emergenza. se l’imprenditore deve combattere contro il racket o l’usura che costituisce la grande criminalità, dove pure la guardia non deve mai essere abbassata ,  la microcriminalità ci travolge tutti, indistintamente.
contrastare queste forme di violenza che crescono e si alimentano sulla strada, dove il “lavavetri” ne è solo una piccola espressione, sovente significa tagliare alla radice una propaggine del crimine. infatti, questo “artigiano della strada”, spesso rappresenta solo l’anello (sia pure il più debole) di quella catena criminale che si autoalimenta, imponendogli il “pizzo” per occupare quel semaforo, oppure il minorenne costretto a fare quel lavoro alimentando una violenza permanente.

d’altro canto, quando vediamo nelle periferie delle nostre città, nascere e crescere interi accampamenti fatti di baracche o rifugi alla rinfusa, in genere addobbate con lamiere – infuocate d’estate e gelate d’inverno – pieni di nomadi e/o cittadini extracomunitari che vivono peggio degli animali, dove sta la sorpresa?

le istituzioni latitano, mostrando quel buonismo nostrano verso gente sicuramente bisognosa all’atto dell’ingresso nel nostro paese, salvo poi accettare e consentire passivamente quell’arte di arrangiarsi e del tirare a campare permettendo la costituzione di ghetti ed aree degradate.

ben vengano queste ordinanze , dove il solo ventilato e potenziale arresto ha già provocato una decisa inversione di tendenza del fenomeno .

sarà l’effetto deterrenza o l’inizio per un ritorno alla legalità ovvero ad una vita normale?

chi vivrà, vedrà…

bari, 31 agosto 2007

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Orrori in Ucraina

Un giudice all’Aia – Un colonnello russo ha rivelato i crimini di guerra commessi...

Un giudice all’Aia - Un colonnello russo ha rivelato i crimini di guerra commessi in Ucraina dal 2014 Fonte: Linkiesta Igor Salikov ha mandato una dichiarazione spontanea alla Corte penale internazionale fornendo diversi dettagli sulle deportazioni...
Mimmo Lucano: Assoluzione logica

Mimmo Lucano si candida alle elezioni europee (Avs), dopo l’assoluzione “Sogno di portare in...

Mimmo Lucano si candida alle elezioni europee (Avs), dopo l'assoluzione “Sogno di portare in Ue modello Riace" Mimmo Lucano parla del modello Riace in Europa. Verso le elezioni europee dopo assoluzione e candidatura con Avs:...