martedì, Aprile 16, 2024
spot_img

LA POLITICA IN VETRINA: Non vedo eroi, anzi …




 

La penso diversamente: tutti sapevano dell\’INCHINO che puntualmente
veniva fatto dalla Unità della Costa Crociere ogni volta che transitava
nelle acque del Giglio.
Lo sapeva la Compagnia di navigazione Costa
Crociere – perchè era un modo di autopromuoversi – ma lo sapevano,
soprattutto, gli organi Istituzionali addetti al controllo – in primis
la Capitaneria di Porto, deputata per definizione alla salvaguardia
della vita umana in mare ed alla sicurezza della navigazione,
nell\’ambito della quale il capitano De Falco aveva un ruolo
fondamentale.
Per anni, è stata consentita una manovra che andava contro il buon senso, la sicurezza della navigazione e mi fermo qui.
In questa vicenda, personalmente, non vedo eroi…. anzi…
Ho detto tutto, diceva la buon\’anima!

Fonte: libero.it

BUONA LETTURA

STRANA ITALIA: Capitan Schettino va all\’università, l\’ero De Falco viene punito …

Concordia, capitan De Falco rimosso dall\’incarico

Avrebbe meritato una promozione vista la professionalità con cui ha
gestito l\’emergenza la notte del naufragio della Concordia. E invece
Gregorio De Falco, il capitano del “Torni a bordo cazzo” urlato al
telefono a Francesco Schettino che aveva lasciato la nave ancora piena
di passeggeri da salvare durante il naufragio, è stato punito. Ieri è
stato informato che dovrà lasciare il settore operativo della
Capitaneria di Livorno per sarà trasferito in un ufficio della Direzione
marittima. Una retrocessione che lascia l\’amaro in bocca. Ancor di più
se si pensa che Schettino viene invitato a parlare dalle cattedre
universitarie, rilascia interviste, si fa fotografare sui rotocalchi.
«Sono amareggiato e sto riflettendo su molte cose, comprese le
stellette che porto addosso», si sfoga in una intervista rilasciata a
Repubblica. «Questo Paese è storto, privo di riferimenti corretti in cui
le persone rispondano per il ruolo e la responsabilità che hanno».
Ripensando a quel tragico 13 gennaio De Falco dice di non aver niente da
rimproverarsi, ma pensa che ci sia un collegamento fra il suo
spostamento di incarico e quello che accadde la notte della Concordia.
«Penso che ci possa essere un collegamento col lavoro che ho fatto per
il soccorso e forse nelle indagini». Formalmente nessuno gli ha mai
rimproverato niente, «eppure queste conseguenze non sono coerenti con i
riconoscimenti formali. Lo Stato su di me ha speso soldi per formarmi
come responsabile del soccorso marittimo, responsabilità di cui mi sono
fatto carico anche quando non mi competeva, come per esempio nella notte
di Concordia». «Ero a capo dell’unità costiera di guardia a Livorno che
ha un ambito geografico coincidente con le acque antistanti la
provincia», spiega a Laura Montanari. «Il naufragio avvenne a Grosseto e
io sono stato chiamato dalla sala operativa della direzione marittima
regionale: ho risposto subito salendo in sala e assumendo ogni decisione
operativa». «Quella notte», continua De Falco, «io la ricordo bene, non
sapevamo nemmeno esattamente quante persone ci fossero sulla nave e i
vertici di Costa alla domanda di un giornalista tre giorni dopo il
naufragio su quante persone fossero sulla Concordia risposero di
chiedere alla Protezione civile… il filmato è su youtube, tutti lo
possono vedere. Quando ho fatto scendere le persone dalla biscaggina,
ordinai di mettere sotto le zattere gonfiabili e in questo modo salvammo
due bambini che caddero dalla scaletta».
Eppure niente promozione.
«Non era nel profilo di carriera, mi dovevano valutare quest’anno
semmai. Il punto non è la promozione… », puntualizza Capitan Coraggio
che il 28 settembre si presenterà nel suo nuovo ufficio. «Io sono un
militare», taglia corto De Falco.

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Riforma fiscale

Fisco, riforma da invertire: prima le entrate e poi i tagli

Fisco, riforma da invertire: prima le entrate e poi i tagli Fonte: Avvenire.it A che cosa serve il Fisco? A raccogliere le risorse (infatti, si chiama “Agenzia delle Entrate”) per poter effettuare le spese indicate nel...
Orrori in Ucraina

Un giudice all’Aia – Un colonnello russo ha rivelato i crimini di guerra commessi...

Un giudice all’Aia - Un colonnello russo ha rivelato i crimini di guerra commessi in Ucraina dal 2014 Fonte: Linkiesta Igor Salikov ha mandato una dichiarazione spontanea alla Corte penale internazionale fornendo diversi dettagli sulle deportazioni...