venerdì, Marzo 29, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: Primarie PD, idee a confronto!

E’ iniziata la campagna elettorale per le primarie PD del 2017, i cui candidati alla Segreteria del Partito democratico a cominciare dal dimissionario Matteo RENZI, dal Governatore della Regione Puglia Michele EMILIANO e dall’attuale Ministro della Giustizia Andrea ORLANDO, ognuno ed a proprio modo, cerca di caratterizzarsi per attrarre consensi.


Ognuno si è dato una missione nella ipotesi in cui dovesse diventare Segretario del Partito democratico.


Il Governatore EMILIANO dice che cercherà di riunificare i tanti fuori usciti e cespugli della Sinistra, alla ricerca di presunti valori perduti. Poi ha aggiunto che “E\’ indispensabile un forte rilancio degli investimenti pubblici, politiche di sviluppo innovative, non più contrapposte alla salute e all’ambiente, che coniughino il lavoro con il rispetto della vita umana e del creato”. Chiacchiere in libertà, non costano niente!


Il Ministro ORLANDO invece, dice che vuole superare le diversità interne “contro la prepotenza”. Il suo scopo, ha sottolineato, è “rifare il Pd”, “compiere quella speranza che non si è mai compiuta”.
Senza averlo mai detto prima nei mille giorni di Governo del quale ha fatto parte, oggi ci dice che è stata esercitata una “prepotenza” contro chi, al momento non è dato sapere!
In pratica, se capisco bene dice che darà voce a tutti – soprattutto alla minoranza ovvero quelli che non sono stati e non saranno d’accordo con la linea della Segreteria – discutendo per trovare una soluzione condivisa e, se non si trova, pazienza, non si decide niente come si è sempre fatto per trent’anni.
La scuola che ha fatto è di quella buona, l’aspetto, sia come parla che come si pone sembra un “anestetico naturale” e già lo immagino insieme a Presidente della Repubblica Mattarella e al Premier in carica Gentiloni: sottovoce, in silenzio, con calma, non c’è nessuna fretta, tiriamo a campare!


Di Matteo RENZI, anche se ancora non conosco i dettagli di questa ripartenza, posso già apprezzare il piglio e la lungimiranza del politico laddove, a differenza degli altri due candidati che la pensano all’opposto, ha sottolineato l’esigenza di abbinare la figura del Segretario di Partito a quella di Premier.
E’ una condizione già esistente in altre Repubbliche parlamentari – Germania e Spagna – per esempio.
L’esigenza nasce dalla necessità di dare un fortissimo e decisivo impulso al programma di Governo ovvero, quel programma che gli elettori hanno votato nel momento in cui affidano le sorti di un Paese ad un leader già Segretario del Partito di maggioranza relativa di un futuro Parlamento.
Dire questo, significa assumersi delle responsabilità dirette verso gli elettori che, con il loro voto, hanno fatto una scelta di campo.
Voglio ricordare, soprattutto all’accozzaglia del NO, quale forza disomogenea e incapace di costruire qualcosa perché non sono d’accordo su nulla, quelli che hanno votato contro Il processo riformatore momentaneamente interrotto sul quale, è bene sottolinearlo, il 41% degli italiani sono assolutamente d’accordo.


Il popolo del SI osserva e aspetta, in stand, by!
AVANTI TUTTA!

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