giovedì, Marzo 28, 2024
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L’ERA DI TRUMP: La futura Giustizia a stelle e strisce

La storia dell’ex Sindaco di New York, al secolo Rudy GIULIANI, da tempo destinato ad occupare un ruolo chiave nell’amministrazione del nuovo inquilino della Casa Bianca mi ricorda tanto una vicenda analoga di casa nostra.

Se nella immediatezza della nomina di Trump era dato per assurgere il ruolo di Segretario di Stato, poi vanificata forse per ostilità interne alla squadra di governo, oggi invece viene dato prossimo inquilino del Ministro della Giustizia a stelle e strisce.

Giuliani è un giurista, competente per essere un magistrato di lungo corso – grande amico e collega del nostro compianto Giovanni FALCONE – e pratico, per aver svolto molto bene il ruolo di Sindaco della Grande mela, grande risolutore di problemi con sano pragmatismo,

Staremo a vedere.

Dicevo che mi ricorda una storia italica molto simile: la mancata nomina del magistrato antimafia Nicola GRATTERI a Ministro di Grazia e Giustizia.

All’epoca della nascita del Governo RENZI, nella primavera del 2014, la sua nomina era data per certa e già inserita nella lista dei Ministri.

La proposta dell’allora giovane candidato Premier non andò in porto per la ostilità di Re Giorgio[1] – per ragioni mai sufficientemente spiegate come sempre accade nella politica nostrana.

Vero è che in America non ci sono Re e neanche Papi e tutto diventa più facile.

Da noi il “potere temporale” di origine presidenziale ha provocato, soprattutto nell’ultimo settennato, numerosi interventi che hanno fortemente condizionato la politica nazionale.

Allora, venne preferito un oscuro politico di lungo corso, un uomo di partito – sia pure relativamente giovane[2] – ad un vecchio e collaudato magistrato nella lotta alle associazioni di stampo mafioso.

Si ritenne che alla “Giustizia” andasse meglio un uomo di partito, di chiacchiere, al posto di un pragmatico che affronta i problemi con dinamiche diverse, frontalmente e senza tergiversare.

Al prossimo giro potrebbe andare meglio e la speranza è l’ultima a morire.

Oggi sarebbe tutto più facile anzi che dico, con la partenza definitiva di Re Giorgio, addirittura tutto più naturale!

 

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[1] Con riferimento all’ex Presidente della Repubblica Giorgio NAPOLITANO

[2] Il riferimento è all’attuale Ministro di Grazie e Giustizia Andrea ORLANDO

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