Ecco alcuni consigli per valutare quale sia il mutuo più adatto alle tue esigenze, in poche righe tutto quello che ti serve sapere.
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Scegliere il tasso adatto per il proprio mutuo non è semplice: in questa guida tentiamo di darvi l’idea di come scegliere quello adatto.
Partiamo però subito col dire che si tratta di un periodo in cui richiedere il credito alle banche è particolarmente vantaggioso, anche rispetto al recente passato.
Damoltimesi,difatti, il tasso di interesse della Banca centrale europea,il cosiddetto tasso refi (ovvero il valore indicizzato che le banche sono tenute a pagare quando prendono in prestito del danaro dalla Bce) è addirittura negativo:questo vuol dire che il denaro costa poco alle banche.Proprio in conseguenza di questa situazione i mutui a tasso fisso sono ai minimi storici e i mutui a tasso variabile sono incredibilmente convenienti.
Come scegliere allora che tipo di tasso richiedere? E a cosa serve quello che viene definito «mutuo a tasso misto»?
Ecco quello che ti serve sapere per effettuare una scelta consapevole.
Mutuo a tasso fisso, variabile o misto? Ecco le differenze
Vediamo le principali caratteristiche dei mutui a tasso fisso, variabile e misto, rimandando per un approfondimento specifico al nostro articolo, relativo a come scegliere il miglior mutuo.
Mutui a tasso fisso
Nel mutuo a tasso fisso il tasso non varia al variare del tempo, ciò mette al riparo dalle fluttuazioni dei tassi di interesse, offrendo una rata fissa, ma porta ad un costo leggermente superiore.
Mutuo a tasso variabile
Nel mutuo a tasso variabile il tasso è strettamente dipendente dall’Euribor, dunque varia al variare delle scelte della Bce, questo porta da una parte ad una rata generalmente più bassa in questo periodo, dall’altra ad una maggiore fluttuazione, che su periodi molto lunghi di finanziamento potrebbe portare a costi superiori al tasso fisso.
Mutuo a tasso misto
Il mutuo a tasso misto può essere di varie tipologie, in ogni caso generalmente prevede una componente fissa ed una componente variabile che nel tempo devono essere fissate e rinegoziate dal mutuatario. Permette di avere una “rete di sicurezza” ma non è altrettanto conveniente come il tasso variabile e non dà la stessa stabilità del tasso fisso.
Interessi Bce ad oggi, il tasso refi corrente
Volete avere un’idea di quanto convenga oggi alle banche prendere in prestito dei soldi per concedervi un credito? Date uno sguardo alla tabella che segue, aggiornata a ieri 30 gennaio 2017:
Periodo |
30-01-2017 |
27-01-2017 |
26-01-2017 |
1 mese | -0,372% | -0,372% | -0,372% |
3 mesi | -0,328% | -0,328% | -0,328% |
6 mesi | -0,244% | -0,243% | -0,244% |
12 mesi | -0,100% | -0,101% | -0,102% |
Fonte: LLpT