Fonte: www.cassazione.net
Non può essere concesso al contribuente il condono se il valore potenziale della lite, basato su un processo verbale di constatazione della guardia di finanza, supera il limite imposto dalla legge per la definizione agevolata. Non solo. Il calcolo va fatto parametrando il tetto massimo previsto dalle norme sui vari condoni alla sanzione minima sancita per l’irregolarità fiscale e accertata dalla guardia di finanza.
È quanto si evince dalla sentenza n. 737 depositata dalla Corte di cassazione il 19 gennaio 2010 e con la quale la sezione tributaria ha accolto il ricorso del fisco presentato contro la decisione della commissione tributaria regionale di Ancona che aveva bocciato il provvedimento dell’amministrazione finanziaria con il quale era stata dichiarata l’inammissibilità dell’istanza di condono.