venerdì, Marzo 29, 2024
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PMI: Secondo la Cassazione …

Cassazione Sentenze

Cartella esattoriale: pagano gli eredi

Cartella esattoriale agli eredi Le cartelle esattoriali consegnati agli eredi del titolare del debito deve essere pagato dai successori del defunto. A chiarirlo è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 228 del 9 gennaio 2014, che ha accolto un ricorso dell\’Agenzia delle Entrate e ha ribadito le regole relative alla notificazione dell’atto tributario agli eredi del defunto. A pagare devono essere gli eredi anche se la notifica avviene presso il domicilio della persona deceduta nel caso in cui i parenti non abbiamo debitamente comunicato un altro indirizzo. => Leggi come pagare il debito in 120…

Pensioni invalidità a rischio: le nuove regole

Pensioni di invalidità Con la sentenza n. 27812/2013 la Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti relativamente alla norma contenuta nell\’art. 10, comma 5 del Dl n. 76/2013 (Decreto Lavoro) il quale stabilisce che il diritto alle pensioni di invalidità deve essere determinato soltanto sulla base della situazione reddituale personale del richiedente. Nel periodo fino al 28 giugno 2013, però, le regole erano diverse e agli invalidi in giudizio con l’INPS spetta solo il diritto alla pensione, non agli arretrati. Regole reddituali I dubbi era sorti poiché lo scorso gennaio 2013 l\’INPS aveva diffuso una…

Cartelle esattoriali con vizi, l’INPS recupera il credito

Cartelle esattoriali Una nuova sentenza (la n. 26395 del 26 novembre 2013) della Corte di Cassazione in tema di cartelle esattoriali fornisce interessanti indicazioni per i casi in cui si verifichino dei vizi formali o una tardiva iscrizione dei crediti contributivi nei ruoli esecutivi. Più in particolare, i giudici hanno chiarito che la presenza di un vizio formale o il mancato rispetto del termine di decadenza per l’iscrizione a ruolo del debito non pregiudicano la possibilità per l’INPS di recuperare i contributi non pagati dall’impresa. In sostanza L’Istituto può recuperare i contributi non…

Secondo lavoro in malattia? Illegittimo il licenziamento

Licenziamento È illegittimo il licenziamento di un lavoratore che, posto in malattia, trova un secondo lavoro, purché questo non pregiudichi la guarigione. A stabilirlo è stata la sentenza della Corte di Cassazione n. 23365 del 15 ottobre 2013. Il caso riguardava il licenziamento di un lavoratore in malattia trovato a lavorare presso l\’azienda di un parente. I giudici della Suprema Corte hanno motivato la propria decisione valutando la genericità delle contestazioni del datore di lavoro, nonché l\’occasionalità e la sporadicità dell\’attività secondaria svolta dal lavoratore. Lavoro ritenuto…

TFR garantito dall’INPS se l’azienda è insolvente, anche senza fallimento

TFR TFR garantito dall\’INPS in caso di cessazione del rapporto di lavoro: il pagamento del TFR maturato dal dipendente è a carico del Fondo di garanzia anche se non sussiste tecnicamente il fallimento del datore di lavoro ma questi si dimostra insolvente. A chiarirlo è stata la sentenza n.7585 della Corte di Cassazione del del 1° aprile 2011. La Suprema corte ha chiarito che il Fondo di garanzia INPS deve «sostituirsi al datore di lavoro in caso di insolvenza del medesimo nel pagamento del trattamento di fine rapporto, di cui all\’articolo 2120 del codice civile, spettante ai lavoratori o…

Licenziamento: reintegro o indennità a scelta

Licenziamento illegittimo, reintegra o indennità: sentenza di Cassazione Un lavoratore licenziato illegittimamente può chiedere l\’indennità sostituiva pari a 15 mensilità prevista dall\’Articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (Riforma del Lavoro, legge 300/1970), al posto del reintegro nel posto di lavoro anche se nel frattempo, aspettando la sentenza del procedimento intentato contro il licenziamento, ha ripreso a lavorare: lo stabilisce la Cassazione con sentenza n.21542 del 19 settembre 2013. Reintegra formale Per la Suprema Corte, tornare al lavoro su richiesta dell\’impresa, in attesa della sentenza, non è incompatibile con la successiva rinuncia…

Professionisti con doppio lavoro soggetti a Studi di Settore

Doppio lavoro: valido l\'accertamento induttivo basato sugli Studi di Settore Per i professionisti che svolgono anche un secondo lavoro, catalogabile come attività professionale, sono applicabili gli Studi di Settore, utilizzati dal Fisco in casi di accertamento induttivo. In questi casi l\’Amministrazione finanziaria è tenuta a determinare il reddito professionale in “modo equo”, ovvero a determinarlo tenendo conto del peso che assumono i due lavori. È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 19710 del 28 agosto. Studi di Settore => il nuovo accertamento induttivo Il caso Il caso analizzato dalla Cassazione riguardava un professionista…

Deducibilità spese di rappresentanza e pubblicità: giro di vite

Spese di rappresentanza e pubblicità Per determinare se le spese di rappresentanza e pubblicità siano o meno deducibili è necessario verificare la loro inerenza, ovvero l’effettiva finalità dei costi sostenuti e la loro diretta imputabilità all’esercizio. A chiarirlo è stata un\’ordinanza della Corte di Cassazione (la n. 17645 del 18 luglio) che, accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, ha stabilito che esiste un vizio di motivazione in una sentenza che non compia una verifica rigorosa circa l’effettiva finalità della spesa e la sua diretta imputabilità. Con l\’occasione la Cassazione ha specificato le…

Come qualificare il lavoro subordinato

ded La natura subordinata di un contratto di lavoro si configura in presenza di determinati requisiti, richiamati dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 16935 dell\’8 luglio 2013, con la quale sono stati forniti ulteriori elementi per la verifica della subordinazione di un rapporto autonomo. =>Lavoro a Partita IVA in azienda: le consulenze ammesse Il criterio fondamentale che distingue il rapporto di lavoro subordinato da quello autonomo riguarda di norma l’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro. Tuttavia tale…

Ispezioni fiscali: basta una sola autorizzazione

controlli fiscali Una volta ottenuto regolare mandato, gli ufficiali preposti ad effettuare le ispezioni fiscali possono tornare più volte nelle abitazioni, imprese o studi professionali dei contribuenti sotto esame. A chiarire tali procedure fiscali è stata la Corte di Cassazione con la sentenza numero 17357 del 16 luglio. Il caso portato all’attenzione della Corte riguardava un contribuente che aveva contestato l’ispezione effettuata per la seconda volta dalla Guardia di Finanza, giustificata con la stessa autorizzazione esibita durante la prima ispezione (leggi di più sui controlli fiscali alle…

Assunzione dipendenti: quando è concorrenza sleale

Concorrenza sleale: se manca la prova del comportamento illegittimo niente risarcimento La sentenza n. 14990 della prima sezione civile della Corte di Cassazione ha stabilito i confini che definiscono quando l\’assunzione di dipendenti precedentemente impiegati in una impresa concorrente può definirsi concorrenza sleale. => Leggi di più sulla concorrenza sleale La constatazione di un passaggio di collaboratori da un\’impresa ad un\’altra non giustifica la richiesta di risarcimento: è necessaria la prova del comportamento sleale, dimostrato con il supporto di elementi che confermino che l\’assunzione sia stata attuata con lo scopo di acquisire la clientela…

Studio professionale tassabile come reddito d’impresa

Studio Geometra L\’attività svolta da un professionista in uno studio professionale, a seconda della struttura e dell\’attrezzatura adottata, può essere tassata come reddito d\’impresa invece che da lavoro autonomo. => Leggi di più sui controlli fiscali: illeciti negli studi in casa È quanto emerso dalla recente ordinanza n.13509 della Corte di Cassazione, che ha confermato la non coincidenza tra nozione di reddito di impresa secondo l’ordinamento civile e tributario. Il caso riguardava la notifica di accertamento del Fisco ad un geometra, ritenendo che il reddito dichiarato come da…

IRAP: l’impresa familiare paga, collaboratori esenti

Fotovoltaico, sentenza Ue sulla detraibilità IVA Il titolare dell\’impresa familiare è soggetto passivo IRAP, mentre sono esenti i familiari suoi collaboratori: lo stabilisce la Corte di Cassazione con una sentenza che chiarisce un principio finora ambiguo. Precedenti pronunciamenti indicavano che l\’impresa familiare deve pagare l\’imposta sulle attività produttive in presenza di collaboratori non occasionali (anche apprendisti), mentre la nuova sentenza n. 10777 dell’8 maggio 2013 prevede che debba versare l\’IRAP il titolare d\’impresa alla cui attività partecipano solo collaboratori familiari. =>Analisi normativa e fiscale…

Sostituzione maternità? Anche per mansioni diverse

Sentenza Cassazione In caso di lavoratrice dipendente in maternità, l\’azienda può procedere alla sua sostituzione temporanea durante il congedo e in questo caso il nuovo assunto (o la nuova assunta) può ricoprire mansioni anche differenti rispetto a quelle della lavoratrice assente, in base alle specifiche esigenze aziendali. Lo ha samcito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 6787. => Leggi di più su congedi e maternità Il caso Il caso in esame riguardava la causa presentata da una lavoratrice contro la Fondazione che aveva terminato il rapporto di lavoro dopo averla assunta a tempo…

Accertamenti bancari? Legittimi per autonomi e dipendenti

La nuova fideiussione per incentivi all\'esodo I controlli fiscali basati su indagini bancarie possono vedere coinvolti non solo i lavoratori autonomi ma anche i dipendenti di aziende private. Significa che non solo per gli autonomi, ma anche per i dipendenti vale la presunzione legale d’imponibilità prevista dagli articoli 32 del Dpr 600/1973 e 51 del Dpr 633/1972 che giustifica gli accertamenti sulle movimentazioni bancarie. A decretare la legittimità di questi accertamenti da parte dell\’Amministrazione finanziaria, sulla base delle risultanze di indagini finanziarie, è stata la Corte di Cassazione con la recente sentenza…

Consulenze: niente detrazione senza contratto

Detrazioni fiscali Per portare in detrazione la fattura pagata ad un professionista per la sua consulenza è necessaria l\’esistenza di un contratto scritto. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione con l\’ordinanza n. 6203 del 12 marzo 2013. In assenza di un contratto scritto, il Fisco è legittimato a dichiarare falsa la fattura per consulenza e quindi a negare la detrazione fiscale. => Leggi le regole per le detrazioni fiscali Il caso Il caso in esame riguardava una fattura per consulenza rinvenuta presso lo studio di una società durante un\’ispezione della Guardia di Finanza, che ne aveva…

Falso in bilancio, ne risponde l’amministratore

Falso in bilancio La sentenza n. 45513/2008 della quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che nei casi di falso in bilancio l\’amministratore delegato e i consiglieri di una società di capitali sono ritenuti responsabili penalmente, per eventuali eventi dannosi per il patrimonio della società derivante dall\’operato dei coamministratori. Sentenza valida anche qualora questi ultimi siano gli unici promotori dell\’operazione fraudolenta. => Leggi perché sono illeciti i controlli fiscali negli studi in casa La sentenza si è basata sull\’interpretazione dell\’art. 2392 del…

Evasione IVA: sequesto beni anche con piano di rientro

Detrazioni irpef e Legge di Stabilità 2014 In caso di mancato versamento IVA, il Fisco può procedere con il sequestro di beni per l\’equivalente delle somme non pagate, anche se il professionista o l\’impresa ha ottenuto la sospensione della cartella di pagamento ma non riesce a pagare a causa delledifficoltà provocate dalla crisi. =>Leggi come ottenere la sospensione della riscossione di somme a ruolo Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9578 del 2013: un ritorno all\’interpretazione più rigida della materia fiscale dopo alcuni pronunciamenti morbidi verso le imprese in crisi. =>Scopri le…

Redditometro: illegittime le medie ISTAT

Redditometro Il Redditometro rischia di diventare uno dei peggiori incubi per imprese, professionisti e contribuenti italiani, nonostante le continue bocciature in Cassazione e in tribunale per incostituzionalità dei metodi applicativi programmati dal Fisco: => Leggi perché il Redditometro è incostituzionale L\’ultima stroncatura giunge dalla Suprema Corte, che ha dichiarato illegittime le medie ISTAT se utilizzate per controlli fiscali. Per verificare un eventuale scostamento tra capacità di spesa e reddito presunto, il Redditometro prende infatti in considerazione 100 voci di spesa,…

Cartelle di pagamento Equitalia: sì a class action fiscale

Fotovoltaico, sentenza Ue sulla detraibilità IVA Sì alle class action contro la riscossione delle cartelle di pagamento di Equitalia, a patto che il motivo contestato sia identica per tutti i contribuenti che avviano l\’azione legale. È quanto ha chiarito la sentenza n. 4490 della Corte di Cassazione del 22 febbraio 2013: contrariamente a quanto contestato dall\’Amministrazione finanziaria, è ammissibile un atto che pretende di tutelare diversi soggetti per distinte cartelle, nonostante l\’art. 18 del dlgs. 546 del 1992 secondo cui «ogni atto autonomamente impugnabile può essere impugnato solo per vizi propri». =>Leggi gli…

Controlli fiscali su professionisti: illeciti negli studi in casa

Casa ufficio Niente controlli fiscali per i professionisti nel caso in cui la sede lavorativa, ovvero lo studio professionale, l\’ufficio o il luogo in cui viene svolta l’attività commerciale, coincide con l\’abitazione. A chiarirlo è la sentenza 4140/13 della Corte di Cassazione. Per l\’accesso ispettivo in locali adibiti ad uso promiscuo, nei quali viene inibito l’accesso all’amministrazione finanziaria, è necessaria l\’autorizzazione da parte di un Procuratore della Repubblica. => Leggi le norme sui controlli fiscali Il caso Il caso riguarda la contestazione di alcune violazioni…

Professionisti: no a contributi di solidarietà

Contributo Solidarietà Confermata la bocciatura della Corte di Cassazione per il contributo di solidarietà sulle pensioni dei professionisti. A dichiararlo illegittimo è stata l\’ordinanza 2749/13, depositata dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione il 5 febbraio 2013. => Vai allo speciale pensioni Il motivo è che gli Enti pensionistici privatizzati non possono prendere decisioni e adottare misure che vadano a penalizzare i propri assicurati. E questo neanche qualora lo scopo sia quello di assicurare il pareggio di bilancio e la stabilità della gestione. Il caso Il caso giudicato dalla…

Il trasferimento del lavoratore: quando scatta il licenziamento legittimo

Licenziamento giusta causa non eslcude il diritto all\'Aspi Il datore di lavoro ha, in caso di necessità, ampia discrezionalità – garantita dall\’articolo 2103 del codice civile – di disporre il trasferimento del lavoratore e questo non può opporvisi, pena la possibilità da parte dell\’azienda di procedere con il licenziamento per giustificato motivo. => Leggi regole e procedure del licenziamento Il licenziamento viene infatti ritenuto legittimo se il trasferimento del lavoratore è giustificato e rispetta determinati vincoli. In primo luogo il trasferimento individuale di un lavoratore deve avvenire tra unità produttive della…

Accertamento sintetico: tassabili i redditi sul conto bancario di terzi

Controlli fiscali A poche settimane dall\’entrata in vigore del nuovo Redditometro è bene saperlo: in caso di accertamento sintetico, i soldi versati sul conto corrente del coniuge o di terzi possono essere tassabili perché – anche se in transito sul deposito – rappresenterebbero un reddito effettivo dell\’intestatario del conto bancario. Sul deposito bancario si paga infatti l\’IRPEF e la sezione tributaria della Corte di Cassazione (sentenza n. 433 del 10 gennaio 2013) ha chiarito che la tassazione deve aver luogo, anche qualora venga accertato che le somme depositate sul conto appartengono a…

Redditometro: niente onere della prova

Redditometro, il via libera del Garante Il Redditometro è uno strumento di accertamento sintetico che permette al Fisco di formulare solo una “presunzione semplice”, non una “presunzione legale”, e quindi non può scaricare l\’onere della prova sulle spalle del contribuente: è l\’ultimo pronunciamento della Cassazione con sentenza 23554/2012 depositata il 20 dicembre 2012, che fornisce nuovi chiarimenti sui controlli fiscali del nuovo Redditometro. => Leggi come funziona il Redditometro dal 2013 La Corte stabilisce che non è il contribuente a doversi difendere sulla base dell\’accertamento da Redditometro, ma è il…

Licenziamento del dirigente senza giustificato motivo

La riforma del lavoro e i licenziamenti collettivi Il licenziamento del dirigente è legittimo anche senza giustificato motivo (come una crisi aziendale): basta il principio della “giustificatezza”, che non vi siano discriminazioni nel licenziamento e che si sia deciso di ristrutturare l\’organizzazione della propria azienda. => Leggi le nuove norme sui licenziamenti È l\’effetto della sentenza n. 20856 del 26 novembre della Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione. Nel caso in esame, le mansioni precedentemente svolte dal manager licenziato sono state successivamente suddivise per essere in parte affidate ad un…

Fondi Pensioni: rimborso tasse per i vecchi iscritti

Arrivano gli incentivi sulle assunzioni degli 2012 Con la risoluzione n. 102/E l\’Agenzia delle Entrate revisiona il regime fiscale da applicare alle prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di capitale, ai soggetti iscritti a Fondi pensione integrativi prima del 18 aprile 1993, modificando la tassazione sui rendimenti finanziari maturati fino al 31 dicembre 2000. => Leggi le novità sui Fondi pensione Tassazione dei Fondi Il Fisco ha deciso di allinearsi al pronunciamento della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che, nella sentenza n. 13642 del 22 giugno 2011, indica che «le prestazioni di previdenza…

Assunzioni: niente sgravi entro un anno dalla cessazione

Edilizia, semplificazioni in arrivo su permessi e appalti PMI Gli sgravi fiscali o contributivi concessi ai datori di lavoro dalla Legge 223/91 in caso di assunzioni non sono applicabili ai lavoratori licenziati e messi in mobilità dalle imprese se il nuovo contratto arriva entro un anno dalla precedente cessazione del rapporto di lavoro: => Consulta tutte le agevolazioni per chi assume Una situazione che si verifica tipicamente nelleimprese edili, dove i rapporti di lavoro vengono spesso cessati a causa della chiusura dei cantieri a fine incarico o appalto. A ribadirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 19481, nella quale…

Imposta Immobili: fino a 5 anni per l’accertamento ICI

IMU, i dati sul gettito: stangata per le PMI Per accertare la violazione fiscale commessa in materia di ICI (ora sostituita dall\’IMU) il Comune ha 5 anni di tempo – e non 3 come normalmente previsto – per avviare accertamenti. L\’omessa denuncia da parte del contribuente delle variazioni ICI, infatti, si configura come mancata collaborazione del contribuente e questo concede all\’Ente più tempo per sanzionarla. =>Confronta la Dichiarazione ICI con la IMU 2012 È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 15235 con rifermento all’articolo 11, comma 2, ultima parte del Dlgs n. 504 del 1992 e dello stesso…

Cellulare e tumori: sì all’invalidità professionale

Cellulari L\’incidenza dell\’utilizzo assiduo del cellulare sull\’insorgenza di tumori non è ancora del tutto dimostrata scientificamente, eppure una recente sentenza della Cassazione ha decretato l\’obbligo di risarcimento a favore del lavoratore che venga colpito da malattia imputabile all\’abuso del telefonino per motivi di lavoro. Infortuni e lavoro => leggi quando scatta il rimborso La recente sentenza n. 17438 della Corte Suprema si è pronunciata a favore di un ex manager affetto da neoplasia benigna al nervo trigemino (neurinoma del Ganglio di Gasser) e il cui lavoro, protratto per…

Equitalia: la validità delle cartelle notificate a mezzo posta

Cartelle di pagamento Sono valide le cartelle Equitalia notificate mediante posta raccomandata con avviso di ricevimento, inviata direttamente dall’Agente,anche senza la presenza fisica dell’ufficiale notificatore, e anche se non con segnate al diretto interessato. È quanto stabilito con la sentenza n. 15746 della Corte di Cassazione, sezione tributaria, con riferimento all’art. 26 del D.P.R. 602/1973 sulle cartelle di pagamento. Notifica delle cartelle esattoriali Il comma primo di tale articolo stabilisce infatti che: «la cartella è notificata dagli ufficiali della riscossione o da altri soggetti…

Condono 2002: accertamento IVA illegittimo

Condono Iva 2002, un no dalla Ctp di Lecce Un accertamento IVA notificato oltre il termine dei cinque anni sfruttando il differimento previsto dal condono del 2002 va annullato. Lo ha decretato la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce con la sentenza n. 426/1/12. Il motivo: il condono IVA 2002 inserito nella legge 289/02 (leggi tutto) è stato dichiarato illegittimo dalla Corte di Giustizia UE nel 2008 perché in contrasto con il diritto comunitario, quindi non può essere applicato in alcun caso. Leggi quando il Condono IVA è disapplicabile dal giudice La novità della sentenza riguarda la questione dei termini:…

Fallimento e crediti IVA: privilegio su interessi limitato

Fisco, l\'Anagrafe conti correnti ha tutti i dati del 2011 Si è espressa in tema di fallimenti aziendali la Corte di Cassazione, chiarendo cosa accade agli interessi suicrediti IVA con la sentenza n. 16084 del 21 settembre 2012 con la quale veniva respinto il ricorso di Equitalia. Consulta le nuove norme sulla procedura fallimentare In sostanza, il privilegio sui crediti ammessi al fallimento ma accessori del credito è riconoscibile allo Stato nei limiti di quelli dovuti per l’anno in cui è stata avviata la procedura concorsuale. La Cassazione ha precisato che al credito per interessi si estende lo stesso privilegio sui beni…

Infortuni tragitto casa lavoro: quando scatta il rimborso

Sicurezza sul lavoro Non è infortunio sul lavoro quello che avviene nel trasferimento dalla propria casa al luogo di lavoro, su un mezzo privato se non viene dimostrata l\’assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto e la non percorribilità a piedi del tragitto. In caso contrario l’INAIL non concederà alcun indennizzo al lavoratore. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con sentenza del 7 settembre 2012, n. 15059. Il caso riguardava un lavoratore che chiedeva il risarcimento INAIL per un incidente accaduto in bicicletta nel tragitto casa-lavoro. In effetti l’art. 2 T.U. n….

Libera professione: contributi anche per le consulenze

Società fra Professionisti, il decreto in Gazzetta Anche per le consulenze e le altre attività che presentano un nesso con le prestazioni tipiche dei liberi professionisti iscritti negli appositi albi sono dovuti i contributi ai fini pensionistici: lo ha stabilito la sentenza 1.468 della Corte di Cassazione. Il caso riguardava una consulenza come ingegnere libero professionista, per la quale era in dubbio l\’obbligo di pagamento alla propria Cassa previdenziale dei contributi (soggettivo e integrativo) sui compensi, dichiarati come professionali ai fini IRPEF. La Suprema Corte ha stabilito che in questi casi deve essere versato il…

Cartella esattoriale senza notifica: valida per la Cassazione

Cartella esattoriale La cartella esattoriale è valida, anche senza avviso bonario (o notifica) nel caso in cui non esistano dubbi, errori, o incertezze in merito alla maggiore imposta accertata dall’ufficio che il contribuente è chiamato a versare. A decretarlo è stata la Corte di Cassazione (Commissione tributaria provinciale di Firenze) con la sentenza n. 129. Nel caso in questione il contribuente non solo è stato chiamato a pagare la cartella, ma anche le spese di giudizio. L’impugnazione riguardava una cartella di pagamento relativa al controllo della dichiarazione 770S/2008 e UNICO/2008….

Lavoro dipendente… da casa: no della Cassazione

telelavoro Un lavoratore non può dimostrare di avere un rapporto di lavoro dipendente con un\’azienda soltanto perché la società gli ha fornito strumenti come auto, fax e cellulare, in quanto si tratta di mezzi inadeguati a dimostrare che sussiste una forma diorganizzazione aziendale che lo riguarda: a precisarlo è stata la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 13594/2012, richiamando l’articolo 413 del Codice civile. In pratica, la dotazione di tali benefit non comporta necessariamente alcun vincolo di subordinazione tale da far pretendere al lavoratore flessibile l’assunzione con…

Dichiarazione redditi online: Cassazione, fa fede l’invio

Trasmissione telematica Il processo di informatizzazione della PA passa attraverso la dematerializzazione e la trasmissione telematica dei documenti, come le dichiarazioni dei redditi. In merito ci sono però dei dubbi da risolvere: a chi spetta l’onere della prova di difformità e quale è la data di riferimento per verificare il rispetto delle scadenze? A rispondere a questi quesiti c’è la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13440 e l’ordinanza n. 13432 rispettivamente. Prova di difformità Secondo la Corte di Cassazione, qualora la dichiarazione dei redditi venga presentata usufruendo del…

Accertamento induttivo: verbali INPS riutilizzabili

Notizie sui controlli della Guardia di finanza La Corte di Cassazione ha ampliato la portata dell’accertamento induttivo, dichiarando legittimo quello basato sul verbale degli ispettori INPS senza la necessità che la Guardia di Finanza raccolga nuovamente i dati, a condizione che il contribuente sia già a conoscenza dell’atto dell’Istituto. È quanto si evince dallasentenza della Corte di Cassazione numero 13027 del 24 luglio 2012, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate richiamando l’art. 39, comma primo, lett. d) del dpr 29 settembre 1973, n. 600. Il caso riguardava un’ispezione effettuata dall’INPS…

Dequalificazione: non è mobbing ma comporta risarcimento

mobbing Il demansionamento non è necessariamente una forma di mobbing secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 12770 del 23 luglio 2012), a meno che non si riesca a dimostrare l’intento persecutorio, del datore di lavoro o più in generale dell’azienda. Tuttavia, provoca un danno morale e professionale che dà diritto ad un risarcimento. Il caso riguardava il ricorso di un’impiegata amministrativa contro la dequalificazione professionale (al ruolo di centralinista) operata dalla sua azienda. La richiesta della dipendente: reintegro nella mansione precedente o…

Cassazione: ricorsi del Fisco inammissibili

Pensioni d\'oro, incostituzionale il prelievo di solidarietà La Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata in merito ai ricorsi presentati dall’Amministrazione finanziaria, i quali devono essere obbligatoriamente corredati da una descrizione accurata dei fatti di causa, pena l’inammissibilità. Secondo l’ordinanza n. 12580 del 19 luglio 2012, sono inammissibili i ricorsi compilativi presentati dall’Agenzia delle Entrate, ovvero quelli che non descrivono dettagliatamente i fatti di causa, ma riproducono testualmente in tutto o in parte gli atti giudiziari o l’accertamento. Questo perché «la pedissequa riproduzione dell’intero…

Cartella esattoriale: Cassazione semplifica il rimborso IRAP

Pensioni d\'oro, incostituzionale il prelievo di solidarietà Rimborsi IRAP e non solo più facili dopo la recente sentenza della Cassazione che ha stabilito – in caso di cartella esattoriale – le procedure da seguire: il contribuente non deve versare quanto richiesto dal Fisco prima di richiedere il rimborso. Basta un emendamento alla dichiarazione presentata, in fase di impugnazione dell’atto impositivo. In altre parole, il contribuente che impugni l’atto impositivo è autorizzato a chiedere il rimborso senza versare quanto chiesto in cartella esattoriale (nel caso specifico si trattava di una cartella ai fini IRAP). In base alla…

Licenziamenti: per la Cassazione decide l’azienda e non il Giudice

Licenziamenti collettivi, la Ue richiama l\'Italia per l\'esclusione dei manager La Corte di Cassazione si è espressa in tema di legittimità del licenziamento per ragioni inerenti l’attività produttiva con la sentenza n. 11465 del 9 luglio 2012. Un tema caldo dopo che la riforma del lavoro ha rivisto la normativa sui licenziamenti e del reintegro (articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori) in alcuni casi di illegittimità dell\’interruzione coatta del rapporto di lavoro su iniziativa dell\’azienda. Secondo la Cassazione, se il licenziamento avviene per giustificato motivo, determinato in modo oggettivo da ragioni legate all’attività produttiva, allora il…

Equitalia paga danno morale per espropriazione illegittima

Pensioni d\'oro, incostituzionale il prelievo di solidarietà Equitalia chiamata a pagare i danni morali inflitti: una sentenza della Cassazione conferma l\’obbligo per l\’Ente di riscossione – qualora proceda con una esecuzione forzata illegittima per debiti tributari – al risarcimento del contribuente. La sentenza n. 9445 della Terza sezione civile della Cassazione – a margine del ricorso di un professionista sottoposto a pignoramento mobiliare del proprio studio in via illegittima, avendo precedentemente vinto la causa contro il Fisco (la sentenza del 6 febbraio 2001 del Tribunale di Roma aveva infatti stabilito che le sanzioni amministrative…

Condono IVA disapplicabile in Cassazione

Fisco Il condono IVA, ma più in generale le norme di uno Stato Membro, quale è l’Italia, contrarie alle disposizioni europee sono disapplicabili anche d’ufficio dal giudice, anche in Cassazione. È quanto emerge dalla recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 8110. La priorità è assicurare la piena applicazione delle norme comunitarie aventi un rango preminente rispetto a quelle degli Stati Membri. Nel caso in esame si fa riferimento alle norme europee contenute nella direttiva comunitaria 388/1977, che rendono illegittima la rinuncia definitiva di uno Stato alla…

Avvisi bonari: l’Agenzia resta nella sua posizione

Fisco Riguardo l’impugnazione degli avvisi bonari l’Agenzia resta della propria opinione, nonostante la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione (la n. 7344 del 2012), nella quale decretata va possibilità di fare ricorso contro eventuali comunicazioni di irregolarità da parte del Fisco. L’Agenzia, rifacendosi ad altre sentenze della Cassazione, le n. 16293/2007 e n. 16428/2007, continua a ribadire in un comunicato stampa l’impossibilità per i contribuenti di impugnare gli avvisi bonari, costituendo questi un invito a fornire dati o chiarimenti in merito ad elementi non…

Cartelle esattoriali: Cassazione, i requisiti per fare ricorso

Riscossione Cartelle esattoriali : l\’ordinanza n. 6721 della Corte di Cassazione in tema di riscossione precisa che per poter contestare la mancata notifica dell’avviso di accertamento, il contribuente deve prima impugnare l’avviso di mora. La Corte, in pratica, ritiene inammissibili i ricorsi presentati in materia di riscossione delle imposte da contribuenti che abbiano ricevuto l’avviso di mora ma non lo abbiano impugnato. Senza l\’impugnazione, gli agenti della riscossione hanno il via libera: questo, perché l’avviso di mora non solo ha la funzione di notificare il mancato pagamento…

Licenziamento per riorganizzazione: la prova all’azienda

Licenziamenti, regole Inps per la tassa introdotta dalla riforma del lavoro Il tema dei licenziamenti è quanto mai attuale, viste la revisione apportata alla normativa in materia dalla riforma del lavoro. E sulla legittimità del licenziamento derivante dalla riorganizzazione aziendale si è pronunciata in questi giorni la Corte di Cassazione. La Sentenza n. 6026 del 18 aprile 2012 della Suprema Corte ha infatti stabilito che in caso di licenziamento dovuto alla riorganizzazione è l’azienda stessa a dover dimostrare l’impossibilità di utilizzo del lavoratore in altre mansioni. Di conseguenza viene ritenuto licenziamento illegittimo quello in cui il…

Editoria digitale: obbligatorio aggiornare i dati

Editoria digitale L\’editoria digitale, oltre a fornire la notizia, è chiamata ad aggiornare l\’informazione qualora vi sia un seguito a quanto esposto nei propri articoli e news: un obbligo per le testate giornalistiche online, che con dati non aggiornati potrebbero ledere l’immagine e la reputazione di persone e aziende. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n° 5525 che vedeva coinvolta una testata web i cui archivi contenevano una vecchia notizia riguardante un caso giudiziario. Negli archivi digitali della testata (il Corriere della Sera) erano contenuti i fatti del 1993 ma non…

Cancellare file in azienda è reato: sentenza Cassazione

Delete file Secondo la recente sentenza della Corte di Cassazione, i dipendenti che di propria iniziativa decidono di cancellare file e informazioni che risultano importanti ai fini aziendali potrebbero ritrovarsi a rispondere dei reati di furto e danneggiamento. Questo, anche e soprattutto se il “fattaccio” succede al momento delle dimissioni o licenziamento, quando magari – in un momento poco sereno in termini di rapporti con l’azienda – si decide di lasciare un proprio personale ricordo eliminando qualche dato che sarebbe risultato utile per l\’attività d\’impresa, in quanto si attua una…

Ministeri al Nord: avviato iter

Depositata ieri, presso l\’ufficio centrale elettorale della Cassazione, la proposta di legge di iniziativa popolare sulla “territorializzazione dei ministeri e delle altre amministrazioni centrali” da parte del Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. La raccolta delle firme partirà da Pontida il 19 giugno. Avviata dunque la procedura per spostare alcuni Ministeri al Nord. Se verrà raccolto il consenso di almeno 50mila elettori il progetto verrà sottoposto al Parlamento come previsto dalla Costituzione italiana, che permette al popolo di esercitare l\’iniziativa delle…

DURC mancante, reato amministrativo

La mancata presentazione del DURC in Edilizia non costituisce un reato penale ma un reato amministrativo, lo chiarisce la Corte di Cassazione con la sentenza n. 21780 relativa ad una decisione presa da un giudice di Firenze. Il documento Unico di Regolarità Contributiva è una certificazione unificata che attesta il regolare versamento di contributi previdenziali e assistenziali e dei premi da parte delle imprese edili assicurate, appaltatrici di lavori pubblici e privati, come precisato anche dal decreto n. 210/2002 (convertito con legge n. 266/202). Non fornire il documento, dunque,…

Pensioni professionisti: illegittimo modificare calcolo e liquidazione

Pensioni dei professionisti: due recenti sentenze della Corte della Cassazione (n.8847 e n.8848) ne chiariscono la corret­ta modalità di calcolo della quota retributiva da parte delle rispettive Casse di Previdenza: poiché vige l\’obbligo di tenere conto del principio del “pro rata” nella loro liquidazione, modifiche al calcolo della pensione sono ritenute illegittime. Dunque la pensione maturata non può essere ritoccata da casse professionali ed enti previdenziali, neanche se necessario per mantenere l\’equilibrio dell\’ente o l\’equità tra le generazioni. Ricordiamo che, in tema…

Imprese: tassabili conti bancari dei conviventi

Attenzione ai movimenti bancari dei conviventi di titolari d\’impresa, nel caso in cui ci sia delega sul conto: la Sentenza n. 4775 del 28 febbraio 2011 della Corte di Cassazione ha dichiarato imputabile all\’imprenditore il reddito percepito dalla compagna. La Corte ha respinto il ricorso dell\’uomo appellandosi all\’art. 32 del D.P.R. n. 600/73. Questo prevede che se esiste la prova, o la presunzione, della riferibilità al contribuente di un rapporto di natura bancaria, allora sussiste la presunzione legale, superabile mediante prova contraria, dell\’attribuzione dei movimenti del conto…

Contenziosi e cartelle di pagamento: quale giurisdizione?

I contenziosi per crediti che non hanno carattere fiscale vanno rimessi alla giurisdizione civile e non sono di competenza delle Commissioni tributarie. Lo hanno chiarito le sezioni unite della Cassazione con la sentenza n°1864 del 2011. La Cassazione ha infatti accolto l\’appello dell\’Agenzia delle Entrate contro un ricorso alla Commissione tributaria di un contribuente cui era stata notificata una cartella di pagamento, a seguito di un procedimento penale. I giudici si sono pronunciati confermando il difetto di giurisdizione rifacendosi al D.Lgs. n. 546 del 1992, artt. 3 e 57…

Cassazione: quando l’impresa può licenziare i dirigenti

licenziamento Con la sentenza n. 25145, depositata il 13 dicembre 2010, la Sezione lavoro della Cassazione ha stabilito che la disciplina che limita il potere di licenziamento così come previsto dalla legge 300/1970 non può essere applicata ai dirigenti convenzionali e neanche a quelli apicali, ai vertici dell\’azienda e ai dirigenti medi o minori. Il rapporto di responsabilità che lega dirigente e impresa fa sì che egli possa essere licenziato per tre motivi: “inadeguatezza alle aspettative riconoscibili ex ante”; “deviazione” dalle direttive generali; errato “comportamento extra-lavorativo”…

Rinnovabili: niente vincoli regionali per impianti eolici

Arriva con la sentenza n. 344 della Corte Costituzionale il divieto per le Regioni di decidere quali luoghi adibire alla costruzione di impianti eolici. Stabilirne il corretto inserimento è compito esclusivo delle linee guida nazionali. Nello specifico, la sentenza riguarda una delle aree d\’Italia più attive nel campo delle Rinnovabili, traino del mercato Green Economy: la Regione Puglia, la quale aveva redatto una serie di norme in base sull\’installazione di nuovi impianti. Finora era necessaria l\’approvazione da parte dei comuni di un Piano di realizzazione degli impianti eolici (Prie)….

Detective in azienda? Si può entro certi limiti

La Corte di Cassazione, con la sentenza 23303 che depositata lo scorso 18 novembre, definisce le modalità in cui l\’azienda può in qualche modo sorvegliare l\’operato dei propri dipendenti avvalendosi di un investigatore privato. Il datatore di lavoro può richiedere l\’intervento di un detective per identificare eventuali comportamenti anomali e fraudolenti della propria forza lavoro impiegata all\’interno dell\’azienda. Per farlo, tuttavia, devono essere rispettate precise regole, ovvero che «i controlli posti in essere da dipendenti di un\’agenzia investigativa» devono…

Cassazione: grosso studio professionale? Niente IRAP!

Se un libero professionista dispone di un grosso studio, anche di ampia metratura, finora si supponeva avesse anche creato una seppur minima struttura organizzativa, accrescendo le possibilità di guadagno da lavoro autonomo. Un avvocato con studio di 100 mq era dunque obbligato a versare l\’IRAP, secondo una recente sentenza che però è stata ora smentita dalla Corte di Cassazione (ordinanza n. 23155 depositata il 16 novembre). Secondo quanto chiarito, infatti, il semplice possesso di un grosso studio non costituisce bene strumentale eccedente il minimo, e pertanto non determina come…

Sicurezza sul lavoro: CdA responsabile, datore di lavoro rimborsa danni

Giro di vite in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro: con la sentenza n. 38991 del 4 novembre 2010, la Corte di Cassazione ha decretato che, nei casi di gravi inadempienze il CdA è responsabile, per cui a risponderne sarà l\’intero consiglio di amministrazione. In più, nel caso di morti bianche e incidenti ripetuti, il datore di lavoro è responsabile del mancato controllo sulla sicurezza ed è tenuto a risarcire i danni morali alle associazioni di fatto che rappresentano i lavoratori, anche se nate successivamente al fatto. Per giustificare la nuova stretta, la Cassazione ha redatto…

Avvocati con praticanti: obbligo di versamento l’IRAP

Una recente pronuncia della sezione tributaria della Corte di Cassazione impone l\’obbligo del versamento IRAP qualora un professionista si avvalga di un collaboratore non contrattualizzato, come ad esempio un praticante in studio. La presenza di un apprendista, anche part-ime, configura nelle attività di un libero professionista una autonoma organizzazione, generando pertanto l\’obbligo di pagamento IRAP. La sentenza n. 21563 del 20 ottobre ha infatti rifiutato un rimborso IRAP ad un avvocato, in quanto si avvaleva della collaborazione di un praticante. Di fatto è una conferma…

Azienda in crisi? Niente Studi di Settore

La nuova Circolare n.10 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza la recente sentenza della Corte di Cassazione, secondo la quale si ribadisce che un\’azienda in crisi non deve essere soggetta all\’applicazione degli Studi di Settore, da cui resta dunque esclusa. Per fugare i dubbi sugli obblighi cui sono tenute le aziende in crisi, dunque, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha emesso una circolare che fornisce nuovi chiarimenti di tipo fiscale e non solo: in primis, quando un\’azienda si definisce in crisi? Un esempio classico è la riduzione del MOL (Margine Operativo…

Troppe spese nei redditi? Niente rimborso IRAP

Il Fisco può decidere di negare al professionista il rimborso IRAP se nella dichiarazione dei redditi sono esposti dei costi molto elevati. È la sezione tributaria della Corte di Cassazione a dirlo, per mezzo dell\’ordinanza n. 18704 del 13 agosto scorso. Nella fattispecie, un contribuente aveva pagato l\’IRAP, ma aveva poi chiesto all\’amministrazione finanziaria il rimborso, in quanto si riteneva, in qualità di professionista, non soggetto al tributo per mancanza del requisito dell\’autonoma organizzazione. L\’intervento della Cassazione ha chiarito che le spese di elevata entità…

Studi di settore, basta con la rigidità!

Studi di settore troppo rigidi o inadatti a rappresentare la reale situazione delle imprese in Italia? Secondo l\’ordinanza n. 18941 depositata ieri dalla Corte di Cassazione, la crisi accertata in un determinato settore industriale e in un territorio giustifica le incongruità con quanto dichiarato e quanto previsto dallo studio di settore. Gli adeguamenti effettuati per tener conto dell\’impatto della crisi, infatti, non riescono a coprire tutte le situazioni che si vengono a verificare, in particolare in riferimento alla territorialità, che non riesce ad essere valutata in maniera…

Azienda multata se minaccia il dipendente di licenziamento

Imporre orari prolungati e straordinari non è un dovere che aziende e capi ufficio possono pretendere dai propri dipendenti: ragion per cui diventa reato minacciare il licenziamento in caso di diniego. Sembrerebbe scontato che gli obblighi dei dipendenti si fermino a quanto riportato nel contratto di assunzione. Ma spesso le zone d\’ombra tra doveri e ricatti dilagano… A fare chiarezza è stata una sentenza della Corte di Cassazione che, in riferimento ad un caso specifico già giunto presso il Tribunale di Perugia, ha confermato la condanna di un capo reparto di un\’azienda italiana che…

Deducibilità costi, solo se proporzionati all’attività

Costi e ricavi in bilancio e nella dichiarazione dei redditi: se per il Fisco risultano troppo elevati i costi deducibili, la verifica di adeguatezza spetta al contribuente. Lo spiega la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4554 del 25 febbraio 2010. Tale valutazione di congruità rientra tra le prerogative del Fisco, anche se non sussistono irregolarità nelle scritture contabili. In pratica, se il Fisco valuta sproporzionati i costi dichiarati rispetto all\’attività d\’impresa, risulta legittimo l\’accertamento. Nei precedenti due gradi di giudizio era stata l\’Agenzia a soccombere, ma…

Accertamento fiscale, anche con accusa archiviata

Con la sentenza n. 3564 del 16 febbraio 2010, la Corte di Cassazione ha stabilito che, nei casi in cui un\’accusa di evasione fiscale venga archiviata in sede penale a favore del contribuente, l\’accertamento non deve essere sospeso, e permane dunque la responsabilità fiscale. La Corte di Cassazione appoggia così l\’Agenzia delle Entrate, che stima evasioni fiscali in Italia per un valore di 200 miliardi di euro l\’anno. In sintesi, l\’assoluzione del contribuente da un reato fiscale non può condizionare le decisioni delle Commissioni tributarie provinciali e regionali (ctp e ctr). Viene…

Cassazione: vietati software spia in azienda

Arriva da una sentenza – la n.4375 – della sezione lavoro della Cassazione in “no” ai software che spiano la navigazione dei dipendenti durante l\’orario di lavoro. Dunque i datori di lavoro non possono installare nei pc dei proprio impiegati programmi che controllino come questi vengono utilizzati nè tanto meno utlizzare le informazioni da essi ricavate per licenziarli. La suprema Corte ha giudicato illegittimo il licenziamento del dipendente avvenuto per ben due volte con la motivazione di “avere usato internet per ragioni non di servizio in contrasto con il regolamento aziendale”,…

Cassazione: basta Studi di Settore!

Esultano Pmi e imprenditori dopo che la Corte di Cassazione ha decretato la “fine degli Studi di Settore”: dopo mille polemiche e correttivi, la sentenza n.26635/2009 li ha infatti dichiarati non più parametro certo per la definizione delle cartelle di accertamento fiscale da parte dell\’Agenzia delle Entrate. Da anni spauracchio delle imprese, determinavano imposte sui redditi in base a stime ormai da tempo non più in linea con le effettive fatturazioni, a causa della crisi economica che ha stravolto il quadro economico. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno stabilito che le…

eCommerce: licenza anche per vendite online

Chi pensava che per le vendite online non servisse una licenza rilasciata dal Comune si sbagliava. Anche in caso di negozio virtuale e compravendita via Web, il commerciante deve disporre di una apposita licenza, pena il pagamento di multe che potrebbero essere salate. Lo ricorda Nuovaimpresa Confcommercio, per voce di Franz Cannizzo rammentando gli esiti di una sentenza è della Corte di Cassazione. Di recente, la Cassazione ha infatti confermato la sentenza di un giudice di pace di Vallo della Lucania (Sa), che aveva respinto il ricorso del titolare di un sito di commercio elettronico….

Forum e blog aziendali in allerta dopo sentenza Cassazione

La recente sentenza della Corte di Cassazione – terza sezione penale – sulla legittimità di sequestro di post “denigratori” espressi su Forum e Blog online ha creato reazioni contrastanti tra i blogger aziendali o tra i marketer che puntano alle nuove forme di Buzz e Viral Marketing come strumento indiretto di promozione online. Da un lato, il maggiore controllo su quanto blogger e utenti in Rete esprimono nei confronti di terzi (prodotti e aziende compresi) può evitare attacchi spiacevoli – motivati o meno – nei confronti di un brand o di un operatore commerciale. Dall\’altra parte,…

Aziende e dichiarazione dei redditi: più fatture false, unico reato

È stata depositata in questi giorni dalla sezione Terza penale della Corte di Cassazione la sentenza numero 626/09 nella quale viene stabilito che diverse fatture false, contenute nella stessa dichiarazione dei redditi annuale, non giustificano più di una condanna in sede penale. In pratica, se le fatture inesistenti emesse fanno riferimento ad un unico periodo di imposta anche il reato commesso è uno solo. Il soggetto in esame aveva infatti presentato nel 2004 più fatture relative a operazioni fittizie nella propria dichiarazione annuale per una passività totale di circa 1,5 mln di…

Infortuni: responsabile il datore di lavoro

La sicurezza sui luoghi di lavoro continua ad essere un tema di estrema attualità, che conferma il lento consolidarsi di una “cultura della prevenzione” in azienda, anche e soprattutto dopo l\’entrata in vigore del recente Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. A confermare la responsabilità del datore di lavoro nei confronti dei dipendenti vittime di infortunio, è giunta in questi giorni una importante sentenza della Cassazione. Il caso specifico è quello di una s.p.a. e la sentenza è la numero 38819 del 14 ottobre 2008, emessa dalla quarta sezione penale della Corte Suprema di…

Sottrarre mailing list in azienda? Non è reato

La sottrazione di mailing list contenente solo nomi e indirizzi non può essere sanzionata. Si è così pronunciata, con la sentenza n. 16744 del 2008, la Prima sezione civile della Corte di Cassazione in merito alla questione preliminare relativa alla competenza della Sezione specializzata. Impossessarsi di indirizzari custoditi in azienda, quindi, non costituisce secondo i giudici violazione della proprietà industriale ed intellettuale, né delle norme sulla concorrenza. Nello specifico, la sentenza fa riferimento ad caso di sottrazione di alcuni file contenuti nell\’archivio…

Mobbing: per la Cassazione bastano 6 mesi

I confini del mobbing in azienda, risultano oggi, grazie alla sentenza n.22858, emessa lo scorso 9 settembre dalla Cassazione. La Corte Suprema ha infatti accolto il ricorso di una lavortrice torinese che aveva denunciato – chiedendo alla propria azienda un risarcimento per mobbing pari a 400mila euro – le numerose vessazioni subite per sei mesi sul posto di lavoro: appellativi sgradevoli, trasferimento di sede, sottrazione di un importante progetto di cui si occupava, isolamento dai colleghi con la collocazione in un ufficio marginale. In pratica, vero e proprio mobbing, che ricordiamo…

Cellulare aziendale per uso personale, licenziato!

La Cassazione ha definito ieri l\’utilizzo del cellulare aziendale per scopi personali come «un grave inadempimento contrario alle norme del comune vivere civile», riferendosi al ricorso di un impiegato Telecom che nel 2001 aveva ricevuto una lettera di licenziamento. Il dipendente, dopo trent\’anni di lavoro, era stato licenziato perchè l\’azienda presso cui lavorava aveva scoperto che dal cellulare rilasciato per scopi di lavoro erano stati inviati un centinaio di SMS. L\’impiegato aveva fatto ricorso in Cassazione in quanto i messaggi erano…




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