venerdì, Aprile 19, 2024
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POLITICA, BUSINESS E MALAFFARE: Grazie “Fiorito”

         Il recente scandalo alla Regione Lazio che ha registrato l’arresto del Tesoriere del principale partito di maggioranza, Franco Fiorito, continuato con il suo parigrado “Vincenzo Maruccio” che, pure stando all’opposizione – si fa per dire – è risultato altrettanto capace ed efficiente nella razzia del denaro pubblico, può indurci a qualche comune riflessione, soprattutto in vista della prossima tornata elettorale.

Scusandomi in anticipo se dimentico qualche altro buon affarista della politica nostrana che ha dato prova di straordinarie capacità amministrative, non posso non ricordare in questo amarcord le performance del Senatore Luigi Lusi o quelle dell’ex buttafuori Francesco Belsito, rispettivamente Tesorieri della defunta Margherita di Francsco Rutelli e della Lega Nord di Umberto Bossi.

La comune riflessione è questa: pensate che sarebbe giusto ringraziare questi personaggi a cominciare proprio da Franco Fiorito?

Io penso di si, perché è grazie a questi maldestri maneggioni del denaro pubblico che abbiamo capito come funziona l’intero apparato della politica italiana, senza alcuna esclusione beninteso!

Forse sarà pure la coincidenza della grave crisi economica in atto ormai da diversi anni, ma una cosa è certa: il disgusto della politica e dalla politica che oggi viviamo tutti ha raggiunto un livello inimmaginabile se non ci fosse stato il contributo di questi individui che, per quanto loschi, facevano parte di Partiti politici di primo livello che, un giorno sì e l’altro pure, anche insieme alle più alte Istituzioni, promuovevano i valori della convivenza civile, della lotta all’evasione fiscale, dell’etica, del buon Governo e altro ancora.

Ora la Magistratura farà il suo corso, le indagini di polizia giudiziaria hanno i loro tempi ma soprattutto, ci sentiamo spesso ripetere che questi ladri andranno in galera e che  la responsabilità penale è personale.

Tutto vero: il Codice penale parla chiaro! 

Io voglio dire una cosa diversa. Voglio parlare della responsabilità politica di questa indecente gestione del denaro pubblico e soprattutto del fatto che mai la cosiddetta libera stampa o un politico di lungo corso – mi riferisco a quelli che siedono in Parlamento da quando io portavo i calzoni corti –  abbia mai fornito un contributo di sensibilità e coscienza  per fare chiarezza e denunciare questo degrado che oggi, solo grazie all’azione della Magistratura (da qualcuno definita come il cancro della democrazia), è diventato patrimonio pubblico.

Oggi i diversi leader di partito, pesantemente coinvolti negli scandali che ho
succintamente ricordato corrono ai ripari, cercando di: 

1.     Cambiare la legge elettorale in vigore ( a suo tempo definita una “porcata” dal suo ideatore). Poiché quasi tutti hanno paura del risultato delle urne, vogliono portare la soglia di gradimento del partito o della coalizione più alta possibile – si parla del 42,5% – per l’attribuzione del premio di maggioranza ai fini della governabilità. Con
queste premesse, quale potrà essere il risultato? Soglia irraggiungibile, non vince nessuno e via con il Monti bis;

2.     Nel frattempo, passa qualche anno, si cambiano i nomi ai partiti, si da una rinfrescata e l’abbuffata, sia pure con la stessa classe dirigente, potrà continuare come prima anzi, peggio di prima, visto che tangentopoli dell’82 non ha insegnato niente a nessuno.

Personalmente spero che le cose vadano diversamente: mandiamoli a casa senza alcun rimorso o nostalgia del tempo che fu. 

Facce nuove, rinnoviamo la politica e i politicanti, cercando di cambiare pagina, una brutta pagina della nostra storia contemporanea.

Come cittadino di questo grande Paese mi sento nauseato e credo che l’Italia intera meriti qualcosa di diverso, qualcosa di cui si possa andare orgogliosi. Grazie Fiorito & compagni!!! 

Viva la buona politica, Viva l’Italia.

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