mercoledì, Aprile 24, 2024
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POS: Arrivano le sanzioni e non sono briciole….

PESANTI SANZIONI PER LA MANCATA ISTITUZIONE DEL POS DA PARTE DI PROFESSIONISTI ED IMPRESE

Pubblichiamo quanto pervenuto in redazione

La
battaglia sull\’obbligatorietà del pos per professionisti ed imprese è
l\’oggetto del disegno di legge 1747 presentato in Senato il 22 gennaio
scorsodai senatori Aiello, Gentile, Bilardi e Di Giacomo.
Il
suddetto provvedimento prevede di premiare con unosconto fiscalei
soggetti “meritevoli” e sanzionare chi non si adegua alla norma
introdotta dal decreto legislativo 179/2012. Ad essere premiati, dunque,
i professionisti che istituiscano il pos con agevolazioni di natura
fiscale e, nel contempo, anche i consumatori o fruitori del servizio nel
caso venga negata la legittima possibilità di procedere al pagamento
mediante gli strumenti elettronici previsti dalla legge.

Nel
dettaglio il Ddl presentato (atto parlamentare 1747) prevede all\’art.1
che chi utilizza il pos ha diritto a detrarre dall\’imponibile reddituale
il costo percentuale di ciascuna transazione eseguita tramite questo
strumento di pagamento; introduce poi ammende sul fronte delle sanzioni:
una primaammenda di 500 europer chi è sprovvisto di pos. Competente
alla rilevazione dell\’irregolarità è la Guardia di Finanza durante
controlli di routine o a seguito di segnalazioni da parte dei clienti.
Pagata la sanzione si hanno 30 giorni per adeguarsi e 60 giorni per
comunicare alla Gdf l\’avvenuta installazione. In caso di mancato
adeguamento o comunicazione scatta una seconda ammenda, questa volta di
mille euro, e l\’esercente o professionista ha ancora un mese di tempo
per mettersi in regola. Per i più refrattari scatta infine
lasospensione dell\’attività professionale o commercialesino al
completo adeguamento alla normativa in materia.

L\’obbligatorietà
del Pos (l\’apparecchio che consente di pagare con il bancomat) per
imprese, professionisti, artigiani e commercianti, scattato già a far
data dal 30 giugno 2014, ha suscitato tanto scalpore lo scorso anno, ma
finalmente la norma è arrivata, seppure senza espresse sanzioni per i
“fuori legge” e con nessuna agevolazione per chi, invece, la legge la
rispetta.

“Questa introduzione, purtroppo, non ha portato a
quella diffusione capillare tanto auspicata, che avrebbe dovuto creare
ancora più tracciabilità nei sistemi di pagamento”, ha dichiarato il
coordinatore regionaleCampania UNAGRACO, Fabio Cecere, “il risultato è
stato che chi già aveva il Pos ha continuato ad usarlo, e qualcuno tra
quelli che ne erano sprovvisti, lo ha installato ma si tratta di una
minoranza di casi”.

L\’obbligo di accettare pagamenti in moneta
elettronica scatta oltre i 30 euro, ma tanti consumatori non sanno che
il pagamento con il bancomat che va oltre una certa cifra è un diritto
che non viene fanno valere.

“In questo momento di crisi generale
in cui i professionisti stentano a ricevere i compensi ordinari per
carenza di liquidità e di totale stagnazione dell\’economia, inserire
l\’obbligatorietà dell\’istituzione del pos con sanzioni così elevate
risulta essere anacronistica ed addirittura dannosa”, ha aggiunto il
Presidente Nazionale UNAGRACO, Giuseppe Diretto, “l\’introduzione di
premi e sanzioni crea ulteriori ostacoli e non garantisce da sola la
trasparenza nella tracciabilità fiscale”

“L\’obiettivo è quello
della lotta all\’evasione, che la nostra categoria condivide e supporta –
ha continuato ilnumero uno UNAGRACO, Giuseppe Diretto – mi sembra
doveroso evidenziare che noi commercialisti, da anni, rappresentiamo un
fronte contro l\’evasione. Basti pensare alle norme sull\’antiriciclaggio
e a tutte le responsabilità che a vario titolo ricadono ad oggi sui
nostri studi. La nostra professionesi è molto evoluta e nel tempo siamo
diventati i garanti ideali del rispetto della normativa fiscale. Per
questi motivi, non possiamo condividere questo ulteriore strumento che
il legislatore ha individuato per perseguire la lotta al cosiddetto
“nero”. L\’introduzione dei Pos premia soltanto gli Istituti bancari che
fra commissioni, costi di installazione, costi di chiamata e canoni
diverranno soci dei nostri Studi.

L\’evasione non si combatte con
il POS. Obbligo che ricordiamo riguarda non solo i Professionisti ma
anche artigiani e commercianti. L\’evasione si combatte attuando una
politica di esame analitica delle posizioni individuali, ma coerente con
le realtà produttive.

Il POS è una “mezza misura” e come tale non funge allo scopo per cui è stata concepita.

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