Ho da poco compiuto 60 anni ( essendo
nato il 18 maggio 1954 ). Lavoravo come dirigente del settore privato e sono
stato licenziato il 31 maggio 2013.
La mia assunzione risaliva al 24
luglio 1977; ho lavorato sempre nella stessa azienda ( avendo 35 anni e 10 mesi
di contributi, cui vanno aggiunti 13 mesi di servizio militare ) attualmente
sto percependo la disoccupazione Aspi ( Assicurazione sociali per l’impiego, 12
mesi ) con riconoscimento figurativo dei contributi. Nell’eventualità che non
trovassi più un’occupazione, quando potrò andare in pensione, facendo
riferimento alle vecchie e alle nuove norme ?
C. B. – MILANO
R I S P O S T A
Nella
situazione previdenziale descritta dal lettore nel suo quesito, si profila la
soluzione della pensione anticipata, rispetto a quella di vecchiaia, se il
lettore stesso proseguirà a versare contributi obbligatori o volontari fino a
raggiungimento della soglia di legge.
Attualmente, gli uomini devono
possedere 42 anni e 6 mesi di contributi per la pensione anticipata, mentre
l’età pensionabile per la vecchiaia è di 66 anni e tre mesi. Le vecchie norme,
cioè quelle anteriori alla riforma Fornero, non si possono applicare al caso
dell’interessato.
DAL ” IL SOLE 24 ORE ” DELL’1 SETTEMBRE 2014