Sono
nata il 7 aprile 1954; lavoro dal novembre 1980 come funzionario tecnico.
Prima della legge Fornero avevo
riscattato un anno e sette mesi di lavoro, sempre nella pubblica
amministrazione, e fatto domanda di riscatto di laurea per un anno e sette mesi
(la laurea è stata conseguita nel 1977). Inoltre, essendo mio marito invalido
al 100% ho l’esenzione e il decreto per la legge 104. La mia domanda è: se
prima della legge Fornero potevo andare in pensione nel 2016, ora quando potrò
aspirare al pensionamento? Ma soprattutto vorrei sapere come posso utilizzare i
due anni di aspettativa per la legge 104, visto che l’Inps, lo scorso anno, ha
dato la possibilità alle mie colleghe che avevano problemi (parente diretto con
la 104) di andare in pensione.
F. F.– COSENZA
R I S P O S T A
Sulla
base dei dati forniti, la lettrice conseguirà la pensione di vecchiaia nel
2021, quando si stima che saranno richiesti 67 anni e 2 mesi. In alternativa,
la pensione anticipata sarà conseguita nel 2019, con 42 anni e 2 mesi,
considerando il servizio effettivo, la valutazione del servizio pregresso
nonché il riscatto del titolo di studio.
L’accesso
alla pensione di anzianità con il
regime delle quote è consentito esclusivamente al personale che ha beneficiato
delle salvaguardia previste nel nostro ordinamento. L’ultima salvaguardia (la
settima) introdotta dalla legge 208/2015 consente l’uscita con la quota a
condizione che la lavoratrice fosse in congedo ai sensi della legge 104/1992
nel corso del 2011 per l’assistenza ai figli.
Nel
caso in esame, tale requisito non pare soddisfatto. Inoltre, al ricorrere delle
condizioni di cui all’articolo 42 del decreto legislativo 151/2001,
l’interessata potrà beneficiare di due anni di congedo straordinario
retribuito, utile ai fini pensionistici, ma non ai fini del trattamento di fine
servizio/rapporto. La fruizione di tale congedo comunque non consentirà – a
legislazione invariata – un’uscita anticipata dal mondo del lavoro.
Si
ricorda che tutti i requisiti sopra citati dovranno essere adeguati agli
effettivi aumenti legati alla speranza di vita che decorreranno con decadenza
biennale dal 2019.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL23 MAGGIO 2016