Sono
nato il 17 settembre 1961 e ho tre anni di versamenti prima dei 18 anni di età,
per cui dovrei rientrare tra i lavoratori precoci (lavoro usurante), a norma
dell’articolo 1, comma 1, 2 e 3 del Dlgs 67 del 21 aprile 2011, avendo lavorato
di notte 150 giorni annui dal febbraio 1993 al 31 dicembre 2014.
A
marzo 2017 farò 41 anni di versamenti e attualmente sono in Naspi (nuova
assicurazione sociale per l’impiego). Se verranno emanati i decreti attuativi
che confermeranno la legge di bilancio 2017 (n.232/2016), potrò fare domanda di
pensione, a maggio, come lavoratore precoce “usurante”? Il mio dubbio è relativo
all’età.
G. F.– ODOLO
R I S P O S T A
Sulla
base dei dati forniti dal lettore, si ritiene che egli voglia fruire delle
agevolazioni riservate ai lavoratori precoci, ai quali è consentito l’accesso
alla pensione anticipata con 41 anni di contribuzione, a condizione che abbiano
almeno dodici mesi di contribuzione entro il compimento del 19° anno di età.
L’accesso
alla prestazione è comunque subordinato all’emanazione dell’apposito Dpcm. Va
precisato che, sulla base del comma 199 dell’articolo 1 della legge 232/2016,
tali lavoratori devono svolgere, al momento del pensionamento, le attività
elencate – ritenute particolarmente difficoltose e rischiose – da almeno sei
anni in via continuativa.
L’accesso
sarà possibile, nel rispetto delle condizioni di legge, dal 1° maggio 2017. se
invece il lettore intende accedere con i requisiti dei lavoratori usuranti,
dovrebbe avere una età anagrafica non inferiore a 61 anni e sette mesi,
requisito che egli non possiede.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
27 FEBBRAIO 2017