venerdì, Aprile 19, 2024
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RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA D’IMPRESA: Denuncia hotline

        


Dalla stampa
specializzata leggo l’importanza della “soffiata” negli scandali aziendali,
anche alla luce di quello che succede all’estero (whistleblowing hotline).

Nel mentre
la Banca d’Italia ha chiesto un rafforzamento delle procedure di alert nelle
banche laddove  il 5 novembre scorso si è conclusa la consultazione del documento sui
sistemi di controllo interni degli istituti di credito. La maggiore attenzione
dovrebbe riguardare un rafforzamento delle procedure di allerta interna,
finalizzate a consentire la segnalazione da parte dei dipendenti di eventuali
disfunzioni nell’assetto organizzativo, ovvero irregolarità varie nella
gestione dell’attività corrente della banca, malversazioni, riciclaggio,
sicurezza del lavoro e altro ancora.

La procedura
da utilizzarsi è quella della segnalazione interna “riservata” attraverso l’uso
dell’apposito indirizzo di posta elettronica
odv@bancax.it,
che ad oggi, non sembra essere particolarmente affollato.

Infatti,
molto spesso, il personale dipendente, a causa di una insufficiente
informazione neanche conosce l’esistenza della particolare procedura. In altri
casi, lo stesso personale, magari non a torto, temendo ritorsioni per una
insufficiente “riservatezza” della segnalazione, omette di farla. Al riguardo, da più parti si segnala la esigenza di utilizzare un server esterno all\’azienda, magari con una casella PEC, onde aumentare sensibilmente l\’essenziale requisito della riservatezza.

Per
esperienza personale, ricordo il caso di una grande banca
[1] dove, in
conseguenza dell’intervento dell’Autorità giudiziaria e l’arresto di un
Direttore di filiale per “riciclaggio”, fui incaricato di verificare l’eventuale
Responsabilità amministrativa d’impresa della persona giuridica di cui al D.lgs
231/2001.

Dall’eseguito
riscontro, emerse che sia pure in presenza di un formale Modello organizzativo,
nella sostanza si rilevava:

1.     Una inadeguatezza nella composizione
dell’Organismo di vigilanza per assenza di autonomia e indipendenza;

2.     Un’assoluta assenza di attività
ispettiva e verifica circa l’osservanza del Modello organizzativo;

3.     Una inadeguata formazione a beneficio
del personale dipendente in materia di “antiriciclaggio” e normativa di
contrasto;

4.     Assenza d’informazione da parte del
personale dipendente circa la esistenza del canale dedicato e riservato di
eventuali segnalazione di alert.

Nello specifico, ricordo che un’addetta
allo sportello (cassiera), particolarmente attenta, intuendo le numerose
anomalie nel comportamento professionale del Direttore di filiale e non sapendo
a chi rivolgersi, pensò bene di scrivere al Responsabile sindacale interno di
riferimento.

Questi, letta la “segnalazione”,
recandosi in  filiale ebbe a dire alla
solerte dipendente: “Pensa a fare la cassiera e vivrai più a lungo!!!”.

 

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